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Compositore tedesco.?Allievo di E.?Werner, K.?Stockhausen e K.?Huber, emerse verso la metà degli anni '70 come l'esponente più noto di quel movimento di giovani compositori tedeschi polemici verso l'accademismo della neue Musik (Nuova musica), allora ironicamente definito «nuova semplicità» (neue Einfachkeit) o «neo-romanticismo».?Sin dai primi lavori (Klavierstücke n. 2-5, 1971-75; Quartetto n. 3 in Innersten, 1976; Musik per 3 archi,1977) R.?anticipava nella musica quel superamento dell'estetica ormai prosciugata della «modernità» (con le sue inibizioni verso il soggetto e i retaggi della storia) che si sarebbe di lì a poco generalizzato.?Oltrepassando i «capisaldi» del pensiero musicale dell'avanguardia (Adorno, la tecnica seriale, l'estetica della «citazione»), egli ricercava i suoi modelli...