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a tratti son presenti piccoli vaneggiamenti di un comunista disilluso. va letto con cognizione di causa. nel resto un appena sufficiente discernimento sull'odierna condizione dell'uomo solitario.
Il Disagio , non è un libro ad episodi, per lo meno non secondo i canoni classici. Dietro c’è la storia di un uomo , la sua vita, fatta di difficili scelte e di sofferenza. Quando Luca Canali, classe 1925, aveva 18 anni, non era il 1968 e non ha fatto la finta rivoluzione sessantottina, era il 1943 e la contrapposizione politica era cosa ben diversa. Il burocrate ritratto nell’ “Inchiesta al Ministero dell'Istruzione" è la somma di dignità formale, di correttezza ed allo stesso di contraddizioni della vita, che terminerà , come quella di tutti , nella solitudine , perché si muore sempre soli.. Un messaggio tragico ed intenso. Ma il vero punto di forza di questo piccolo libro è "L'ecclesiaste", descritto nel sito come “un teso ed intenso scritto sulla perdita del partito dell'amore e dell'amicizia”. Teso ed intenso , ...teso ed ....intenso, .......teso ed.......... inteso. E’ anche molto di più. è una poesia, fatta prosa, è un testamento, un epitaffio, un atto di accusa verso i normali, i banali, ma anche un discorso “dentro”, fatto a se stesso per gridare la propria l’inadeguatezza a vivere Ricerca disperata , l’elencazione di un percorso per una risposta non banale a domande che molti neanche si pongono. E’ un 18 enne del 1943 È un 25 enne nel 1950 È un 50 enne nel 1975 Un percorso di vita in un mondo che si è trasformato, spesso non in meglio Dice cose , scrive cose che sono la nostra vita, la ricerca di verità, comune a tutti noi , ma diversa per ognuno.. Ma non trova verità , non ha la certezza dei mediocri Una ricerca, un percorso difficile, intenso e una conclusione non univoca. Luca Canali, non è un uomo di 88 anni , che scompare nel 1984 Luca è ancora vivo
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