Una lettura delle funzioni del diritto alimentare non può prescindere da una ricostruzione delle regole sull'alimentazione nell'angolazione degli interessi perseguiti, seguendo una evoluzione che tiene conto dell'estensione del mercato e dei progressi innovativi compiuti nei settori della scienza, della tecnica e della comunicazione. Si tratta di aspetti che hanno profondamente influito sulla evoluzione della disciplina in materia di utilizzazione e circolazione di alimenti, specialmente da quando la globalizzazione dei mercati ha posto la necessità di risolvere il conflitto tra produzioni omologate e specificità territoriali. L'intensificarsi degli scambi tra realtà economiche, territoriali e sociali molto distinte tra loro ha, tuttavia, imposto l'adozione di regole comuni non solo per assicurare le condizioni di una concorrenza leale ma, soprattutto, per tutelare il diritto della persona ad orientare con libertà le proprie scelte di acquisto verso prodotti garantiti, in ogni caso, come sicuri per la salute. L'esame svolto vuole anche evidenziare le potenzialità di valutazione preventiva di interessi e rischi, offrendo spunti per regole organizzative alle autorità di vigilanza e agli operatori. Il diritto, infatti, propone soluzioni nuove anche in materia di danni: la responsabilità per prodotti difettosi non tiene conto, ad esempio, della rapida evoluzione della tecnica che impone di garantire una tutela anticipata della salute senza poter più affidare esclusivamente al risarcimento il compito di riparare il danno. La funzione della sicurezza, centrale e maggiormente studiata, viene ad inserirsi in una mappa articolata che comprende altre funzioni: oltre alla funzione repressiva, quella promozionale e, ancora, organizzativa e di scambio, precauzionale, salutistica, informativa, cooperativa nonché di partecipazione. L'analisi è rivolta anche a diversi profili: quello storico, inerente all'evoluzione degli scambi nel mercato ed all'organizzazione del suo funzionamento; quello economico che riguarda la reimpostazione della configurazione delle filiere e dei rapporti instaurati nelle vicende della circolazione; quello tecnologico, che indaga le possibilità offerte dagli avanzamenti nelle applicazioni a fronte delle incertezze del sapere scientifico e quello sociologico che intravede una più adeguata maturazione di aspettative di benessere e salute per un consumatore educato. La funzione consente di offrire un contenuto di ricerca e analisi di interpretazione e applicazione che va ben al di là della struttura, inducendo il lettore a porsi precise domande. Sapere cosa si mangia produce la necessità di regole che informano il consumatore sull'acquisizione di pratiche corrette dopo aver osservato specifiche modalità organizzative dell'intero percorso degli alimenti dal campo alla tavola. Ci si accorge, dunque, di operare in un contesto radicalmente mutato il cui punto (attuale) di approdo è quello di rendere effettiva non semplicemente la libera circolazione, quanto piuttosto la circolazione sicura degli alimenti. Il lavoro non ignora, infine, la complessità del mercato alimentare sì che la lettura del materiale normativo può generare giudizi diversi dato che le norme riposano su un retroterra culturale che influenza la percezione delle funzioni e del loro valore nella società.
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