Nuovo album per Esterina, la band versiliese, già definita come il segreto meglio custodito del Rock Italiano. ed effettivamente, fino ad oggi, la band versiliese si è mossa con estrema circospezione, tracciando un sentiero laterale al panorama musicale più convenzionale. Con “Dio ti salvi” esterina conquista una sintesi matura tra il talento cantautoriale e la ricchissima, vivace, cultura musicale capace di dialogare con autorevolezza con le esperienze di oltreoceano. Un album nato evidentemente da un processo di sottrazione tra la canzone d'autore e il post rock, tra Lucio Battisti ed i Motorpsycho, tra i Notwist e i King Crimson. Stavolta però il suono di esterina, passato per le mani e la coproduzione di Ale Sportelli del West Link, si fa più crudo, quasi shellacchiano rispetto al precedente “Come satura”. La personalissima forma canzone del gruppo si innerva di chitarre affilate a mano e batterie sempre in faccia, un onnipresente piano rodhes ed inaspettate sezioni di fiati. L'elettronica percorre ogni traccia e le voci lunari e ruvide fanno il resto, rendendo pressoché impossibile ricondurre il lavoro ad una sola definizione di genere. “Dio ti salvi” è un disco pieno di bellezza, un inno all'originalità e all'indipendenza da preservare con cura e attenzione.)