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l libro racconta la vita di Beethoven dal 1808 presumibilmente fino al 1822, a raccontarla è un nostro contemporaneo che mentre in teatro assiste ad un concerto con le musiche di Beethoven viene catapultato a Vienna dove vive il grande musicista tedesco del quale diventa servitore e amico.Il racconto inquadra la vita del musicista nel momento storico in cui si svolge quindi ci sono riferimenti alle vittorie di Napoleone, alla sua ascesa e al suo declino e ovviamente si cita il Congresso di Vienna che in quel momento domina la scena politica europea. Nella narrazione l'autore ci presenta sì le opere del grande maestro, ma soprattutto mostra il suo difficile carattere, il suo stile di vita e l'Amore per Josephine von Brunswick forse la famosa "Amata Immortale". Lo stile di Scotto di Carlo è molto vario, talora artificioso e prolisso, l'eccessivo uso di termini desueti, ma non giustificati dal periodo storico nel quale è ambientato il libro, rende a tratti la lettura un po'irritante specialmente a una come me che deve capire le parole nonostante siano chiare nel contesto...ovviamente un libro così arricchisce molto ma fermarsi per andar a cercare significati spezza il ritmo della lettura che non voglio certo scoraggiare, il libro E'molto bello e la storia prende, l'uso della lingua italiana è perfetto, non si trova (o almeno non ho trovato) né un refuso né un'incongruenza nonostante i voli temporali, a tratti fa sorridere,a tratti fa piangere, a tratti fa riflettere, è infarcito da belle citazioni ?insomma c'è la vita. La cosa che lo rende ulteriormente pregevole è che l'autore, pur raccontando il rapporto strettissimo tra Beethoven e il nostro coevo riesce a non crear mai situazioni nel passato che possano "modificare il presente".Perchè leggerlo?perché è capace di portarti a Vienna nella stanza dove Stieler dipinge il famoso ritratto di Beethoven con la cravatta rossa ma soprattutto perché Beethoven è VERAMENTE un dio.
È un romanzo articolato, dal sapore classico, da leggere con calma, in un ottimo italiano colto e ricercato ma comunque fruibile. E' un bel viaggio. Un viaggio nel tempo, nella musica, nell'amore e nell'amicizia; un'affascinante commistione fra presente e passato in un registro intrigante. Mi è piaciuta l'idea fin da subito e mi ci sono ritrovata dentro in un attimo. Nella storia non c'è solo musica ed avventura temporale; ci sono anche riflessioni e considerazioni esistenziali affatto banali e meritevoli d'attenzione. C'è da imparare da questo libro; c'è introspezione, saggezza, profondità e storia. Bella la passione per la musica e l'amore per Beethoven che l'autore riesce a trasmettere: rende reale e ti avvicina a questo mitico personaggio. L'intreccio che Scotto è stato in grado di creare è ben costruito e credibile in quanto, oltretutto, la veridicità storica degli eventi è attendibilissima. Non mancano nemmeno situazioni buffe e divertenti e c'è un bel tocco d'ironia, dialoghi sciolti e battute efficaci. Consigliatissimo agli appassionati di Beethoven e non.
Un libro "sui generis", che si può comunque approssimare ad una biografia romanzata, anche se mescola stili diversi, creando un libro unico, appunto. Vi si trovano anche vari temi: sogno, tempo, amore, musica... Ricco di colpi di scena, questo romanzo irretisce il lettore, impedendogli d'interrompere la lettura, quasi fosse un giallo da leggere tutto d'un fiato. Nonostante la mole, è un libro che si legge facilmente e abbastanza velocemente. Ci sono passaggi lenti, perché descrittivi o riflessivi, ma prevalgono le parti dialogate e d'azione; in ogni caso, le riflessioni non sono mai banali ed anzi inducono lo stesso lettore a pensare ed a riflettere. Infine, una volta arrivati all'ultima pagina di questo volume, il lettore sarà portato ad iniziare subito il successivo ("Il Dio Sordo. IX") per sapere come prosegue e si conclude questo romanzo. Raccomando questo libro a tutti, sia agli appassionati di musica classica e di Beethoven in particolare, sia a chi non conosce niente di musica, che magari potrebbero così avvicinarsi alla scoperta della musica classica e di Beethoven; lo consiglio ai lettori casuali, come a quelli accaniti, così come ai lettori interessati a biografie (romanzate e non), romanzi storici, gialli o romanzi rosa. Come detto all'inizio della mia recensione, questo libro mescola così tanti generi, da accontentare i gusti di tutti. Insomma, in poche parole, un libro da leggere!
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