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Anno edizione: 2014
Anno edizione: 2020
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"Diario di Satana" è un romanzo composto tra il 1901 e il 1919 dallo scrittore e drammaturgo russo Leonid Nikolaevič Andreev [1871-1919], uno dei massimi esponenti dell'espressionismo russo, punto di riferimento per la letteratura russa dell'inizio del XIX Secolo. Le premesse sono le seguenti. Se il principe dell'Inferno e del Male, Satana, decidesse, improvvisamente, di trasferirsi, per la durata di quattro mesi, nel nostro mondo, sotto le sembianze di un facoltoso americano, quali sarebbero le conseguenze? Riterrebbe Lui di dover fare ancora tanto o potrebbe, forse, restare stravolto di fronte alla malvagità dell'umanità? E se un bel giorno si innamorasse, rimanendo allora intrappolato nelle maglie dell'amore? In verità, nel "Diario di Satana" ci viene proprio raccontato di come il principe del Male, decretando di trascorrere nelle vesti di un danaroso statunitense quattro mesi nel mondo terrestre, scopra la debolezza della carne e nello stesso tempo la malignità del mondo, certe volte più perfido e ammaliante della crudeltà stessa. Non svelo altro. Dico soltanto che, nel corso del romanzo, scritto proprio come una sorta di diario, in modo chiaro e lineare, il lettore si renderà conto, in effetti, che gli esseri umani "alcune volte" non sono così "umani" come si pensa e che il diavolo "alcune volte" è meno "malvagio" di quanto viene descritto. Che altro dire?... Non ci si lasci fuorviare dal titolo, come il più delle volte può succedere: si tratta di un capolavoro della letteratura russa del 1900, alta, autentica letteratura, insomma. Un cammino nel mondo degli uomini, senza alcun precedente. Soprattutto, però, una prospettiva capovolta e seducente che tiene avvinto il lettore fino all'ultima pagina. Un vero e proprio gioiello, poco conosciuto, sicuramente da recuperare!
Recensioni
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