L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Salvatore Contessini (Roma 1953) pubblica questi undici dialoghi in versi con poeti e poetesse che hanno scelto di uscire di scena dandosi la morte. Per disperazione, solitudine, stanchezza, difficoltà a rapportarsi con il mondo, delusione nei riguardi dell'ambiente letterario. A parte Saffo, si tratta di autori novecenteschi, di cui due stranieri (Georg Trakl e Anne Sexton): e tra essi, Michaelstaedter, Pozzi, Coppola, Campana, Ruggeri si sono suicidati prima di raggiungere i trent'anni. Contessini dialoga con questi poeti alternando i versi, indaganti ed empatici, di chi interroga, a quelli scritti in corsivo di chi risponde, tentando una spiegazione, cercando un coinvolgimento, implorando un perdono. E conclude il volume con un sintetico apporto di note sulla biografia degli scrittori citati. Indagare questa sorda e assillante volontà di annullamento (Saffo: "non voglio più stare sulla terra,/ desiderio di morte mi prende"; Rosselli: "Cara vita che mi sei andata perduta/ con te avrei fatto faville se solo tu/ non fossi andata perduta") ha un senso che non sia solo quello di una solidale espressione di pietà? Non può sembrare al lettore un illecito sconfinamento nella decisione irrevocabile di chi ha preferito alle parole il silenzio eterno, il buio perpetuo? Nell'introduzione, Contessini giustifica questo suo introdursi nell' "eremo interiore" dei poeti suicidi con la volontà di "incontrare le sofferenze vissute...di chi ha descritto l'abisso, dopo averlo fissato", attraverso "una somma di pensieri partecipati" che mantengono una "loro insoluta interrogazione". Com-passione, quindi, per queste anime ulcerate, lacerate, deluse: e compartecipazione poetica, di similitudine e vicinanza nella sensibilità, nel dolore, nel confronto con le domande sul significato ultimo dell'esistenza: "Morire con coraggio, senza menzogna/ perché la vita con la morte/ si tengano per mano e il testimone/ nel passaggio non sconti la caduta in terra".
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore