L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2017
Anno edizione: 2014
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Libro molto interessante e importante. Edizione ottima con un'interessante introduzione fatta dal Gen. Carl Jean.
Ho una ristampa dell'edizione mondadori del 1970, per cui valuto solo l'opera, non l'edizione. Su questo libro ho sentimenti contrastanti, anche per la delusione delle aspettative leggendo quella che avevo sentito definire addirittura la "bibbia" del pensiero militare occidentale. Il testo, in realtà, al massimo può rappresentare un aggiornamento del pensiero militare prussiano alla luce delle innovazioni della rivoluzione francese e dei metodi di Napoleone. Si tratta peraltro di un'opera, almeno a mio parere, più difficile da leggere del necessario, che inizia e prosegue per molte pagine con una serie di elucubrazioni pedanti che sono gran parte aria fritta (...oltre una pagina per dire che chi si difende ha uno scopo difensivo perché spara all'avversario? ma scherziamo?). Questo stupisce ancora di più visto che l'intento che traspare dal libro è di tornare all'essenziale, senza tanti sofismi su "punti chiave" o manovre troppo sofisticate che spesso portano a poco e demistificare, o almeno riportare alla giusta misura, certi miti ad esempio la forza delle montagne per la difesa. Riconosco che l'opera contiene anche diversi elementi molto validi; inoltre si concentra sulla strategia, quando molti testi, in genere, danno uno spazio molto grande alla tattica, talvolta anche preminente ma ancora più legata alle tecniche del periodo rispetto alla strategia e quindi meno "spendibile" (ciò non toglie che anche molte innovazioni tattiche nella storia sono state ispirate dalle tattiche di epoche precedenti). La vera ragione del suo successo, a mio parere, è che Clausewitz espone le sue idee in un modo che si armonizza maggiormente colla struttura di pensiero attuale; ad esempio, opere più antiche, in molti casi dicevano di più a chi ragionava più per analogia che per analisi.
Un'immensa, monumentale opera che sta alla base non solo del modo contemporaneo di concepire, pianificare ed affrontare la guerra, ma anche della configurazione della lotta politica dell'epoca dei totalitarismi (è infatti provato che l'opera ispirò importanti figure del calibro di Lenin, Stalin, Mussolini, Hitler e Mao Tse Tung, che la studiarono accuratamente). A tutti è nota la celeberrima sentenza "la guerra è la continuazione della politica con altri mezzi", contenuta nel volume, ma leggendo attentamente lo stesso si comprende facilmente che allo stesso tempo la politica è la continuazione della guerra con altri mezzi. Clausewitz analizza fenomeni - quali la guerra totale, la guerra di popolo, la politicizzazione della guerra e del combattente - che nella sua epoca avevano appena iniziato a mostrarsi e che solo nel '900 giungeranno alla loro pervasiva e potente maturazione.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore