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Della dissimulazione onesta. A cura di Goffredo Bellonci
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Descrizione


In-16°, pp. 161, (3), brossura editoriale con titolo entro bordura. Ottimo stato. Riedizione nella "Collezione in ventiquattresimo diretta da Pietro Pancrazi" di questo classico trattato dell'età barocca sull'arte della dissimulazione e sulla sua opportunità morale e pratica in talune circostanze, a lungo dimenticato e poi riscoperto dal Croce all'inizio del XX secolo. "Di più matura età e di più raffinata esperienza di vita dev'essere l'altra sua opera, il trattato Della dissimulazione onesta, apparso anch'esso a Napoli, nel 1641: con questo trattato l'A. si inseriva, con una sincera esigenza etica, senza i soliti avvolgimenti casistici, nella polemica sulla ragion di stato e precisamente in quel settore di essa che concerneva la liceità del fingere, ammesso questo dall'A. come "arte di pazienza" e mai come "arte di menzogna", che contrasti la verità assoluta." (Carlo De Frede in D.B.I., I, 1960).
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Dettagli

1943
161, (3) p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Usato - Ottima condizione
2560020230194

Conosci l'autore

letterato italiano. Nato fra il 1586 e il 1598, visse ad Andria e fu in relazione con la cerchia di G.B. Manso, amico e biografo di T. Tasso. È ricordato non tanto per le Rime (1621, 1626, 1638) quanto per il trattato morale Della dissimulazione onesta (1641), riscoperto nel nostro secolo; in esso A. intese dimostrare che la dissimulazione, quando s’identifica con la prudenza e non con la volgare menzogna, diventa nelle mani del saggio un’arma per difendersi dall’oppressione dei potenti e dalla scomposta insorgenza dei propri sentimenti.

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