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Anthony Horowitz confeziona un giallo ad alto tasso di suspense, un omaggio ad Agatha Christie che mette in scena personaggi eredi dei migliori classici del crime.
Niente riesce a battere un buon giallo. Per Susan Ryeland, editor di una piccola casa editrice, la conferma è nei libri di Alan Conway e nelle storie del suo protagonista Atticus Pünd, infallibile investigatore per metà greco e per metà tedesco. L'ultimo manoscritto di Conway è appena arrivato tra le sue mani, Susan non vede l'ora di calarsi nei panni del detective per dare la caccia all'assassino che sconvolge un sonnolento paesino della campagna inglese degli anni Cinquanta. Ma non sa che stavolta il nuovo romanzo dell'autore bestseller le cambierà la vita. Perché, dissimulata tra le pagine della spy story, Susan trova un'altra, incredibile vicenda - reale, stavolta - che intreccia la sua storia a quelle di Pünd e dello stesso Conway: una vicenda che ribolle di gelosie, avidità e ambizioni sfrenate.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Il mio giudizio è contrastante perché da una parte so bene che Horowitz scrive in maniera ineccepibile ed è capace di venire fuori con le idee più ingegnose nei suoi libri (una prova sono i suoi gialli con protagonista se stesso e il detective Hawthorne che finalmente stanno traducendo in Italia), dall'altra però la formula libro-dentro-al-libro è rischiosa se non si riesce bene a creare un parallelo intrigante e soprattutto se non si alternano di più i capitoli di un libro e i capitoli dell'altro (vedi il disastroso Tony & Susan di Austin Wright e invece il magnifico film che ne hanno tratto, Animali notturni). Per quest'ultima ragione e per il fatto che il libro di Alan Conway è scritto in una maniera più prolissa e pesante rispetto allo stile di Horowitz (cioé ricalca il metodo di introduzione dei personaggi alla Agatha Christie facendoci immergere direttamente nella loro comunità e nei loro pensieri ma allungando decisamente troppo il brodo), devo ammettere che ho fatto fatica ad andare avanti ed ero lì lì per abbandondare la lettura senonché il libro l'ho comprato, e in lingua inglese. Per il disvelamento finale sicuramente valeva la pena di leggerlo questo libro, però davvero 500 pagine erano troppe per questo contenuto. Magari ci sarà un miglioramento in questo senso con I delitti della bella di notte.
Il mio giudizio è contrastante perché da una parte so bene che Horowitz scrive in maniera ineccepibile ed è capace di venire fuori con le idee più ingegnose nei suoi libri (una prova sono i suoi gialli con protagonista se stesso e il detective Hawthorne che finalmente stanno traducendo in Italia), dall'altra però la formula libro-dentro-al-libro è rischiosa se non si riesce bene a creare un parallelo intrigante e soprattutto se non si alternano di più i capitoli di un libro e i capitoli dell'altro (vedi il disastroso Tony & Susan di Austin Wright e invece il magnifico film che ne hanno tratto, Animali notturni). Per quest'ultima ragione e per il fatto che il libro di Alan Conway è scritto in una maniera più prolissa e pesante rispetto allo stile di Horowitz (cioé ricalca il metodo di introduzione dei personaggi alla Agatha Christie facendoci immergere direttamente nella loro comunità e nei loro pensieri ma allungando decisamente troppo il brodo), devo ammettere che ho fatto fatica ad andare avanti ed ero lì lì per abbandondare la lettura senonché il libro l'ho comprato, e in lingua inglese. Per il disvelamento finale sicuramente valeva la pena di leggerlo questo libro, però davvero 500 pagine erano troppe per questo contenuto. Magari ci sarà un miglioramento in questo senso con I delitti della bella di notte.
La caratteristica di questo romanzo è che contiene due storie gialle in un unico libro: una ambientata nel 1955 con protagonista l'investigatore privato Atticus Pund e l'altra, contemporanea, con protagonista la editor che legge il manoscritto dell'altro romanzo. L'assenza dell'ultimo capitolo del manoscritto spinge la protagonista a cercarlo in ogni dove e a indagare sulla morte prematura dell'autore del libro. Le due storie risulteranno legate. Di Horowitz avevo già letto "Detective in cerca d'autore" che mi era piaciuto molto per l'originalità del fatto che il protagonista della storia era lui stesso. Questo, forse, è un gradino sotto ma comunque mi spingerà a comprare anche "I delitti della bella di notte"
Recensioni
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