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Indice
Non pensatelo come una disciplina sportiva, e nemmeno soltanto come l’ottocentesca invenzione ludica di alcuni Homo sapiens che corrono in mutande sui prati di isole e colonie britanniche. Pensatelo piuttosto come un esperimento naturale e sociale che evolve nel?tempo e che, a sua volta, molto ci racconta di come evolvono gli umani. Il fenomeno in questione è il rugby [...].
L’ecosistema del rugby viene studiato, prima, dal punto di vista delle sue dinamiche interne (il gioco in sé), poi di quelle esterne (sociali, economiche, organizzative), e infine degli intrecci ecologici tra le due. Sul campo quel che avviene ha in effetti del meraviglioso. Trenta energumeni battagliano attorno agli strani rimbalzi di una palla ovale per portarla in meta. Ma il tutto è da sempre incorniciato dentro una ritualizzazione puntigliosa della violenza e della paura, disciplinate da rigide regole di lealtà sportiva e di rispetto per l’avversario. Il gioco insomma, ancorché rude ma normato, come metaforico antidoto alla guerra, quella vera.
Nell’eccitazione del gioco, singolo e gruppo, gesto individuale e spirito di squadra si fondono [...]. Fino al punto in cui lo schema lungamente provato in allenamento diventa improvvisazione automatica: lo fai ancor prima di averlo pensato, e anticipi la mossa dell’avversario perché l’hai già interiorizzata. Comportamenti collettivi emergono così attraverso la risonanza emotiva e si auto-organizzano in sincrono come uno stormo di oche in volo [...].
Andrea Rinaldo è stato un rugbista di livello internazionale fino a 24 anni, quando un incidente di gioco al ginocchio lo ha fermato decretandone la “morte sportiva improvvisa”, un trauma che ha marchiato a fuoco i suoi ricordi, e lo riempie di un’affettuosa vena nostalgica. Ma prima del ritiro ha vinto ben tre scudetti e ha collezionato diverse presenze in nazionale. [...] Il suo tuttavia è anche uno sguardo esterno, scientifico, dato che la seconda vita dopo il rugby lo ha portato alla ricerca scientifica di livello internazionale, fino a diventare professore di costruzioni idrauliche all’Università di Padova [...].
La descrizione del demi-monde rugbistico italiano è impreziosita lungo tutto il volume da episodi esilaranti, da battute fulminanti e perle di saggezza rugbistica che Rinaldo sa raccontare in modo efficacissimo. Lo spirito di questa disciplina-mondo, i cui tifosi in trasferta solitamente non distruggono fontane né imbrattano muri, ma vanno a visitare i musei della città che li ospita, emerge con chiarezza in pagine piene di ironia. Come ricorda uno degli eroi immortali narrati da Rinaldo, qui si gioca per vincere, ma poi il modo di vincere conta parecchio. Come nell’evoluzione.
Recensione di Telmo Pievani.
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