Nell'ultima fase del Concilio Vaticano II già sorgeva l¿idea di una "Legge Fondamentale della Chiesa" che avrebbe dovuto contenere le provvisioni comuni della Chiesa latina e delle Chiese orientali e, innanzitutto, le fondamenta dogmatico-canonistiche della Chiesa universale. Nel contesto della Pontificia Commissione per la revisione del Codice del Diritto Canonico fu costituito un gruppo speciale per studiare la questione di tale "legge fondamentale" il quale cominciò i suoi lavori nel 1966 e presentò fino al 1970 quattro schemata. In modo particolare, l'ultima di esse " il textus emendatus " trovò delle critiche assai forti, sia negli ambiti ecclesiastici sia in quelli canonistici. In questa situazione furono elaborate due schemata alternativi da canonisti tedeschi, tutte e due redatte nel 1971, come studi non ufficiali però in seguito consegnati al coetus romano: La prima provenne da un gruppo stabile, il "gruppo di studio evangelico-cattolico di Heidelberg¿, attivo dal 1966 e composto da una trentina di membri, fra loro non pochi canonisti di spicco. L'altro schema, invece, risultò da due sedute di un gruppo di studio "ad hoc" presso l¿Istituto di Diritto canonico dell'Università di Monaco di Baviera il cui direttore all'epoca era il prof. Klaus Mörsdorf, contemporaneamente membro del coetus romano, ossia del gruppo di studio "ufficiale". Lo studio esamina un aspetto significativo degli schemata per una "Legge Fondamentale della Chiesa", il capitolo III dedicato ai rapporti fra Chiesa e potere temporale. Proprio questo capitolo merita un'attenzione particolare e uno studio più approfondito perché si toccano questioni fondamentali sull'essenza e sulla missione della Chiesa nell'ottica conciliare (come, ad esempio, il concetto dello ius publicum ecclesiasticum externum). Lo studio ha come scopi quelli di presentare i due schemata tedeschi, viste nell'insieme dei lavori sulla "Legge Fondamentale della Chiesa", di analizzarle nei confronti dello schema ufficiale, ossia il textus emendatus, evidenziando possibili effetti sugli sviluppi successivi della "LEF" nonché le reazioni negli ambienti canonistici.
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