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Anno edizione: 2024
Anno edizione: 2024
Pagine straordinarie che ci permettono di entrare nelle infinite sfaccettature degli affetti e di comprendere come aprire all’altrə non riduce ma amplifica l’amore.
«Quello che Murgia mette in atto in queste centoventotto pagine è un magistrale esercizio di ars maieutica, con il quale si propone e ci propone di “interrogare fecondamente” le cose, al fine di generare, o meglio dare vita, a coscienze libere in grado di spaziare oltre i confini imposti dall’alto e che trovino nell’Altro la possibilità di un dialogo aperto e sempre inclusivo.» - Elsa Manes
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Una serie di riflessioni e considerazioni personali dell'autrice su temi a lei molto cari: gravidanza e gravidanza per altri, maternità, genitorialità, queerness e famiglie queer. Come spesso accade quando la si legge ma soprattutto quando la si sentiva parlare, Murgia sembra avere dieci teste diverse che dialogano tra loro, mettendo su un contraddittorio che prende in considerazioni tutte le sfumature possibili di un tema, con un risultato stimolante per avviare proprie riflessioni. Si può essere o non essere d'accordo, ma non è questo il punto: il punto è che se ne può e se ne deve parlare, con toni pacati, ascoltando le parti in causa, senza pregiudizi e preconcetti, rispettosamente. Per il resto, il libro non ha una sua linearità e risulta un po' frammentario in alcuni punti, ma il motivo è noto e spiegato proprio dalla stessa autrice e dal curatore.
La penna di Michela lascia incollati i lettori fino alla fine. L'uso del lessico e tutto ciò che ne consegue, ammalia. Un po' più perplessa sui concetti espressi. Non sempre mi sono sentita in grado di accettarli.
L ho trovato un libro prezioso. Una raccolta di pensieri sui temi della famiglia, amore e gpa che danno molti spunti di riflessione. Lucida e illuminata.
Recensioni
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