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Recensioni Damnatio memoriae. Marcus il cavaliere templare sepolto dal silenzio

Recensioni: 2/5
Tergeste 1313, il palazzo di Marcus Ranfo, Signore e Castellano della Carsia viene raso al suolo e il terreno destinato a rimanere perpetuamente vacuo, mentre si spargeva il sale affinché non crescesse nemmeno un filo d'erba. Si parlò di una congiura e tutti i Ranfo e i loro "sequaces" vennero uccisi, pure i bambini. Perché e chi ordinò questo feroce sterminio? Quale ruolo ebbero la Santa Inquisizione, i Patrizi delle "XIII Casade" e il "Mediolo Ordis Praedicator, Magister Sacre Ecclesiae" Tergestino, Inquisitore Generale di tutta la Lombardia che applicò, nei suoi processi contro gli eretici, la "Practica Inquisitionis Hereticae Pravitatis" perfezionata dal contemporaneo Bernardus Gui? Questo romanzo storico vuole squarciare il mistero profondo che ha avvolto per sette secoli una vicenda medioevale, proposta dagli storici sempre dissociata dal contesto europeo nel quale Tergeste era inserita e che ebbe luogo in quel periodo storico vissuto e narrato dallo "sbandito" Dante Alighieri nella sua "Commedia"; periodo che vide l'Italia dilaniata fra le fazioni avverse dei Guelfi e dei Ghibellini, mentre divampavano i roghi sterminatori nei confronti dei Cavalieri Templari, decretati dal re di Francia Filippo il Bello e voluti da papa Clemente V con la bolla "Vox clamantis in excelso". )
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