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Prefazione di Luigi Accattoli.
Cosa vuol dire oggi credere? Qual è il posto della fede cattolica nella vita degli uomini e delle donne del terzo millennio? Hans Küng, il celebre teologo ribelle tedesco, che per primo ha messo in dubbio il dogma dell’infallibilità del papa, lo spiega in questo libro, intimamente legato allo spirito del Concilio Vaticano II.
La tesi fondamentale di Küng è che oggi non sia più possibile credere al modo in cui si credeva nell’Antichità, nel Medioevo o al tempo della Riforma, perché troppe cose sono cambiate e troppe cose della fede cristiana appaiono ormai estranee: allora è giunto il tempo che la chiesa operi un profondo rivolgimento.
Una riforma radicale che deve partire dall’apertura di un nuovo linguaggio, dal confronto con la tradizione scientifica e dal dialogo con le altre fedi religiose.
Luigi Accattoli, scrittore e vaticanista, afferma che la fama di contestatore dei papi faccia torto a Küng, perché egli è decisamente critico verso l’attuale politica ecclesiastica e sollecita riforme radicali, ma il cuore della sua opera è altrove, nella proposta di un cristianesimo come via pienamente praticabile da parte delle donne e degli uomini del nostro tempo.
Ne risultano pagine, quelle scelte per questo piccolo libro, di grande apertura dogmatica e vera onestà intellettuale, orientate alla lettera del Vangelo ma in profondo ascolto della sensibilità e dei dilemmi contemporanei. Perché, nonostante le critiche al cristianesimo e alla chiesa, il sogno di Küng è che per gli uomini del ventesimo secolo sia ancora possibile dire con un atteggiamento di ragionevole fiducia: Credo.
Cosa vuol dire oggi credere? Qual è il posto della fede cattolica nella vita degli uomini e delle donne del terzo millennio? Hans Küng, il celebre teologo ribelle tedesco, che per primo ha messo in dubbio il dogma dell'infallibilità del papa, lo spiega in questo libro, intimamente legato allo spirito del Concilio Vaticano II.La tesi fondamentale di Küng è che oggi non sia più possibile credere al modo in cui si credeva nell'Antichità, nel Medioevo o al tempo della Riforma, perché troppe cose sono cambiate e troppe cose della fede cristiana appaiono ormai estranee: allora è giunto il tempo che la chiesa operi un profondo rivolgimento.Una riforma radicale che deve partire dall'apertura di un nuovo linguaggio, dal confronto con la tradizione scientifica e dal dialogo con le altre fedi religiose.Luigi Accattoli, scrittore e vaticanista, afferma che la fama di contestatore dei papi faccia torto a Küng, perché egli è decisamente critico verso l'attuale politica ecclesiastica e sollecita riforme radicali, ma il cuore della sua opera è altrove, nella proposta di un cristianesimo come via pienamente praticabile da parte delle donne e degli uomini del nostro tempo.Ne risultano pagine, quelle scelte per questo piccolo libro, di grande apertura dogmatica e vera onestà intellettuale, orientate alla lettera del Vangelo ma in profondo ascolto della sensibilità e dei dilemmi contemporanei. Perché, nonostante le critiche al cristianesimo e alla chiesa, il sogno di Küng è che per gli uomini del ventesimo secolo sia ancora possibile dire con un atteggiamento di ragionevole fiducia: Credo.
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