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In occasione del cinquecentenario della morte di Leonardo Da Vinci, Alessandro Agostinelli parte con uno scooter MP3 500 hpe Business della Piaggio e un camper al seguito. Percorre migliaia di chilometri da Vinci ad Amboise per raccontare i luoghi e alcuni aspetti controversi della sua biografia.
«Era dunque un genio Leonardo?»
“Era dunque un genio Leonardo? E D’Ascanio? Quando ho deciso che avrei compiuto un viaggio con uno scooter sulle orme di Leonardo da Vinci non mi sono fatto venire alcun dubbio sul fatto di potercela fare a condurre il mezzo per circa quattromila chilometri (andata e ritorno) in una settimana. La domanda che mi sono posto invece è stata se Leonardo fosse davvero un genio. Questo è stato il leit motiv in tutti i luoghi che ho attraversato e con tutte le persone che ho incontrato. Da Vicopisano a Pontedera, e poi Vinci, Anchiano, Firenze, Milano, Viareggio, Genova, Ventimiglia, Avignone, Lione, Clermont-Ferrand, Bourges, Tours, Amboise.” Poco più di dieci luoghi per sapere della nascita di un figlio illegittimo, per conoscere un genio che diventa “superman”; un pittore con la testa tra le nuvole; il progettista idraulico che voleva deviare il corso dell’Arno; le copiature dagli altri architetti; le invenzioni non sue. Tra una tappa e l’altra Alessandro Agostinelli dialoga con personaggi noti che conoscono assai bene il gigante del Rinascimento e che sono stati a vario titolo coinvolti nelle celebrazioni Leonardiane: il poeta Tomaso Kemeny, gli storici Franco Cardini e Pascal Brioist, gli storici dell’arte Cristina Acidini e Pietro Marani, lo scrittore Bernard Vanel, l’architetto parigino Arthur Biasse e molti altri. Il viaggio nella Toscana e nella Francia di Leonardo si trasforma presto in una lunga cavalcata sul senso della storia, della fama e della fortuna.L'articolo è stato aggiunto al carrello
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