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Anno edizione: 2020
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Piú seducenti di una leggenda, piú icastiche di un mito, le ipotesi scientifiche di Godart trasformano il nostro sguardo su ciò che credevamo di conoscere.
«Un volume appassionante in cui la storia dell’arte in tempi remoti s’intreccia con la storia umana in forme spesso originali e persino imprevedibili» - Robinson
L'Egeo è il mare su cui sta l'Arcipelago in cui si scrive, come una profezia, l'origine dell'Occidente. Oltre che per lo splendore di mare e isole, all'Egeo si ritorna con quell'idea non dichiarata di rifare un percorso verso le fonti da cui proveniamo e verso l'irriducibile differenza che ci ha generato. Louis Godart inizia il suo viaggio antichissimo da storie che si svolgono fra Ottocento e Novecento e che hanno per protagonisti Heinrich Schliemann, Arthur John Evans e Michael Ventris, che attraverso gli scavi di Troia, Micene, Cnosso e la decifrazione della Lineare B hanno restituito alla storia i mondi scomparsi dell'epopea omerica. Dalle vicissitudini di questi uomini, dalla loro passione individuale, Louis Godart, con un itinerario fondato su fonti archeologiche anche di prima mano, parte alla scoperta delle antiche radici della storia dell'Egeo. Dal Paleolitico si arriva fino alla glittica del Bronzo Antico e alle statuette cicladiche, primissima, insuperata testimonianza della venerazione per la dea madre che attraversa tutto il Mediterraneo. Da qui si continua con le tracce delle nove città di Troia e con un'ipotesi per quella di Priamo, e poi ancora con il complesso della civiltà cicladica, al cui centro sta l'evento distruttivo e capitale dell'esplosione del vulcano di Santorini, che distrugge la città di Thera, ne conserva le pitture murali, come in una Pompei cicladica, e forse fonda il mito non tramontato di Atlantide. E poi Creta, che in questo libro splende piú che mai al centro di un Mediterraneo fitto di traffici che vanno dall'interno del continente asiatico attraverso le coste dell'attuale Siria fino all'Egitto dei Faraoni. Un'isola di cui si seguono le ragioni possibili del passaggio dalla civiltà palaziale minoica, figurata nel mito di Minosse, a quella piú concreta e mercantile, ma ugualmente raffinata, dei greci micenei, il transito dallo Stato minoico a quello miceneo. Creta e l'Egeo, la loro cultura, l'apparizione della scrittura , i luoghi di culto, i poteri, i commerci, gli scambi e i miti, vengono scolpiti da Louis Godart in questo libro come crocevia di mondi fra oriente e occidente, come luogo di trasformazioni, di guerre e certamente di rapine, un universo di conflitti che portarono per vie affini all'epopea di Gilgameš come a quelle dell' Iliade e dell' Odissea .Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro dal titolo accattivante, scritto da un archeologo e non da uno storico. Il che spiega pregi e limiti della ricerca. I limiti sono dati dal carattere analitico della descrizione dei reperti, solo in parte supportati dal corredo fotografico: si ha spesso l'impressione di trovarsi dinanzi ad un diario di scavi. D'altra parte la precisione dei riferimenti evita lo sconfinamento in ipotesi fantasiose come spesso sono stati tentati di fare gli storici di questo periodo così avaro di testimonianze scritte. Un esempio per tutti: la datazione dei reperti di scavo consente di scartare, in base alla distanza temporale di quasi un secolo, la tesi comune di una correlazione diretta tra il terremoto di Thera-Santorini e la distruzione della civiltà minoica: Il primo evento avrebbe peraltro scosso la supremazia navale di Creta nell'Egeo, aprendo la porta alla successiva invasione micenea.
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