A partire dai primi anni del 1300 prende a spandersi ovunque il morbo della divisione della popolazione in due correnti: Guelfi e Ghibellini. Soprattutto a Lemine questo diventerà, da subito, incurabile cancrena. Il risultato sarà una lunga serie di odi, di scontri, di distruzioni, saccheggi ed inaudite violenze messe in atto da entrambe le parti. Paci firmate e disattese, carestie e pestilenze non porteranno un benché minimo barlume di rinsavimento. L'inevitabile conseguenza doveva essere la totale distruzione di una delle due parti. E la fine ci sarà, con due paesi, Lemine e Brembilla, rasi al suolo e tutti gli abitanti cacciati oltre i confini di stato. Tomaxius (Tomas) dè Caetani ha completato la trascrizione dei documenti presenti nella Corte. La distruzione di Lemine distrugge pure il gran lavoro fatto. Allora egli scrive tutto ciò che ricorda e, per l'ultima parte, scrive ciò che ha di persona vissuto. Ultimo volume di una trilogia romanzata che spazia nella Corte di Lemine dall'anno 1000 al 1450.)