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Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Libro candidato da Francesca Pansa al Premio Strega 2022
In questo romanzo storico, epico, avventuroso e lirico, Raffaele Nigro ci offre un ritratto inedito di Federico II Hohenstaufen, della sua complessa personalità fatta di curiosità intellettuale e superstizioni, amori folli e matrimoni di convenienza, ma soprattutto il volto di un imperatore radicalmente diverso da tanti monarchi del suo tempo.
È il 1208 e Guaimaro delle Campane, originario di una famiglia di fonditori di Melfi, assiste all'uccisione di due carbonai ebrei. Preso dal panico, anziché aiutare i due feriti si dà alla fuga, arruolandosi al seguito della corte di Federico II di Svevia. Grazie alle sue conoscenze mediche e alle doti nell'arte culinaria, viene scelto come cuoco ufficiale del giovane re di Sicilia e di Germania e come figura addetta alla salvaguardia della sua salute, entrando così a far parte di una corte animata da letterati, cantori, giuristi, scienziati e filosofi di cui Federico ama circondarsi. Guaimaro affronterà con lui vittorie e sconfitte, vivendo e trascrivendo i grandi avvenimenti storici, come le lotte con il papa e i comuni, e i semplici momenti di vita quotidiana, la frenesia per i preparativi di sontuosi ricevimenti e la fatica per i lunghi spostamenti della corte viaggiante. Trascorrendo la propria vita, anch'essa ricca di passioni, accanto a Federico e al suo progetto politico, lungo l'arco di mezzo secolo. In questo romanzo storico, epico, avventuroso e lirico, Raffaele Nigro ci offre un ritratto inedito di Federico II Hohenstaufen, della sua complessa personalità fatta di curiosità intellettuale e superstizioni, amori folli e matrimoni di convenienza, ma soprattutto il volto di un imperatore radicalmente diverso da tanti monarchi del suo tempo: un paladino del diritto e della scienza in un secolo buio, un sostenitore della politica contro la violenza e il promotore di un progetto ambizioso di un'Europa unita ante litteram, di un Mediterraneo dei saperi e di una divisione tra il potere dei papi e quello dello Stato.
Proposto da Francesca Pansa al Premio Strega 2022 con la seguente motivazione:
«Il cuoco dell'imperatore di Raffaele Nigro è un viaggio epico fantastico e accattivante che spazia nell'Italia del XIII secolo: quella di Federico II, grande sovrano illuminato con le sue utopie e la sua corte di giuristi e poeti, scienziati e filosofi. Un romanzo che mescola con sapienza storia e finzione: la finzione riesce a irrorare la storia secondo percorsi, figure, gesti che ne allargano l'orizzonte e la sua conoscenza. Un poderoso romanzo storico-antropologico che, raccontando il primo tentativo di creare un regno del sud tra Mediterraneo ed Europa, varia i suoi registri: cronaca d'epoca, ballata dal piglio picaresco, chanson d'amore, escursione nel paesaggio e nel folklore, con una lingua che fonde memoria dialettale e sedimenti arcaici. E sa essere "liquida" (come la definisce lo stesso Nigro), cioè veloce, scorrevole e “naturale”, quasi come quella di un cantastorie. Lo sguardo del protagonista, cuoco ufficiale del giovane re di Sicilia, con la sua cultura popolare tramandata di generazione in generazione, è per il lettore come un drone in continua perlustrazione su un mondo così lontano e così vicino attraverso il cibo, le leggende, la mitologia, la quotidianità, le pratiche comunitarie. Ad ogni pagina appaiono nomi nuovi e luoghi diversi. I destini si incrociano, le esistenze si toccano e si ramificano nel mare infinito della storia o delle storie dove Raffaele Nigro è navigatore sagace e visionario, fin dal tempo del suo folgorante esordio dei Fuochi del Basento.»
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
La vita dell'Imperatore Federico II di Svevia vista con gli occhi dell'umile Guaimaro delle Campane, originario di Melfi, che seguirà la vita dell'Imperatore come suo cuoco personale dal 1208 al 1250, anno della morte di Federico. Il racconto di Guaimaro è pieno di dettagli sulla vita materiale e psicologica del re, con valutazioni profonde che il cuoco fa nel corso degli anni. I racconti dei viaggi x l'Italia, Europa e Terra Santa, la vita della corte itinerante federiciana, degli amori del re, delle sue delusioni, delle passioni, dei pregi e dei difetti del re è fatta in maniera sempre originale ed in qualche maniera critica da Guaimaro. Il melfitano esprime i suoi dubbi sui modi di fare del re, sulla correttezza della sue idee di unificazione dell'Impero, delle lotte col Papa ed i comuni italiani; sulla opportunità di seguire il re dopo la scomunica e di sacrificare la sua vita x il re. Il tutto sempre considerando il suo affetto ed apprezzamento x il re che terranno Guaimaro a fianco del re fino alla morte di Federico. Davvero un racconto suggestivo, efficace ed emozionante. Ho letto già diversi racconti sulla vita di Federico, e questo è originale, emozionante ed interessante. Federico II x me è la figura più grande del Medioevo, come dice Guaimaro "fu troppo in anticipo sui tempi, fu un uomo che questo secolo non meritava", un sovrano avido di sapere, aperto alla cultura araba, poco ante della guerra, con una visone politica moderna dell'Europa. Un gran libro da leggere tutto d'un fiato, pur essendo corposo.
Romanzo storico molto bello ed avvincente. Il cuoco / consigliere di Federico II segue l'Imperatore e ne conquista la fiducia. Ricostruzione rigorosa di un periodo storico molto interessante. Nigro bravissimo riesce a incuriosire. Avvincente.
Ho gustato questo libro durante le vacanze di Natale e l'ho trovato straordinario! Un romanzo storico dove una dettagliata cronaca della vita e della personalità anche stravagante di Federico II di Svevia si fonde perfettamente con l'espediente narrativo del racconto fatto in prima persona dal suo cuoco personale: Guaimaro delle campane, servitore fedele, uomo di spirito e umanista ante litteram. Consigliatissimo a chi ama i romanzi storici! Le oltre 700 pagine del libro scorrono veloci trascinando il lettore in viaggio nell'Europa del 1200.
Recensioni
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