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Artist Residency / Artisti in Residenza. Un progetto ICCD - Istituto centrale per il catalogo e la documentazione, a cura di Francesca Fabiani. Fotografie di Joan Fontcuberta. Testi di Francesca Fabiani, David Campany, Joan Fontcuberta in inglese
Cm 24x16. pp. 136 + 12. . Nuovo (New). . Prima edizione (First Edition). .La mostra presso l'ICCD - Istituto centrale per il catalogo e la documentazione presentava 12 lightbox realizzate dall'artista nell'ambito del progetto “ICCD Artisti in residenza”. Il progetto è vincitore del “PAC2021 - Piano per l'Arte Contemporanea” promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.
Chiamato a dialogare con le collezioni storiche dell'Istituto - nato a fine ‘800 come Gabinetto Fotografico per documentare il patrimonio culturale con fini di tutela e catalogazione - Fontcuberta ha scelto di operare su alcune lastre fotografiche deteriorate provenienti dal fondo Chigi, punto di partenza per una serie di sperimentazioni visive e linguistiche.
I materiali “amnesici” su cui ha lavorato l'artista, se da un lato perdono memoria, dall'altro acquisiscono nuova fisionomia attraverso i numerosi segni che il passare del tempo vi ha lasciato: graffi, lacune e, talvolta, batteri e funghi proliferati grazie all'ambiente chimicamente accogliente dell'emulsione di gelatina ai sali d'argento. Nuovi paesaggi che si sommano al soggetto originario della fotografia, visibile in controluce. Attraverso un procedimento di tipo surrealista che consiste nel prelievo/appropriazione di elementi già dati (in questo caso un frammento della lastra), Fontcuberta compie il suo atto creativo, restituendo immagini quasi astratte eppure reali; paesaggi poco plausibili eppure assolutamente non manipolati, presentati attraverso il display delle lightbox.
In particolare Fontcuberta ha lavorato su una serie di lastre scattate dal principe Francesco Chigi Albani della Rovere (1881-1953), rampollo di una delle casate nobiliari più ricche e potenti della storia, naturalista e fotografo amatoriale, il quale nel corso delle sue sperimentazioni è approdato spesso a soluzioni sorprendenti che ben dialogano con l'intelligenza provocatoria e ironica di Fontcuberta.
Un incontro di personalità che dalla polvere d'archivio (evocata dal titolo della mostra “Cultura di polvere che rimanda alla celebre opera Élevage de poussière* di Marcel Duchamp e Man Ray del 1920 “) ha prodotto nuove opere in chiave contemporanea.
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