L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Anno edizione: 2021
Anno edizione: 2021
Promo attive (1)
Eri già matucha, orsa, adesso sei medka, metà e metà. Sai cosa significa? Significa che i tuoi sogni sono tanto suoi quanto tuoi.
«Tra l'immersione in terre selvagge e l'esperienza filosofica, questo testo suscita un immenso rispetto» - Actualitté
«Un memoir dalla sapienza antica e al tempo stesso letterario» - Libération
«Un'esplorazione delle zone misteriose dove l'umano e il non umano dialogano dove il pensiero razionale fatica ad arrivare» - Le Monde
Nel 2015, durante una missione antropologica tra i vulcani gelati della Kamtchatka, Nastassja Martin viene attaccata da un orso che distrugge metà del suo volto. Viva per miracolo, affronta mesi di calvario, prima in balia della brutalità di un piccolo ospedale russo, poi sul fronte opposto, nella asettica freddezza delle strutture sanitarie francesi "all'avanguardia". È grazie alla sua apertura mentale e alla sua consapevolezza della complessità degli esseri viventi che la protagonista riesce a non impazzire, e anzi a ripensare la catena di eventi che l'ha portata di fronte alla belva, a chiedersi "Perché ci siamo scelti? Che cosa ho davvero in comune con la creatura selvaggia e da quando?". Spaziando tra psicoanalisi, sciamanesimo e antropologia, Martin riflette sui confini in cui chiudiamo la nostra identità, sul nostro futuro in un pianeta sull'orlo della rovina, dove oltre all'equilibrio tra specie viventi stiamo perdendo antichi miti, spazi di libertà e vita selvaggia.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Proprio poco fa ho finito di leggere questo libro della Martin. È un bel libro. Concordo con i precedenti recensori che sia di difficile classificazione e incasellamento; lo qualificherei come un memoir, un diario. Molto bello e coinvolgente nella prima parte, più cronachistica, in cui l’autrice racconta la propria esperienza post traumatica negli ospedali russi e francesi; più difficile ed ostica la seconda parte, che è più intimistica e riflessiva, più da saggio antropologico, incentrata sul ritorno nelle terre estreme. Alcune pagine della seconda parte le avrei anche evitate o asciugate, se mi posso permettere questa opinione, senza volermi sostituire all'autrice. Libro decisamente particolare, ma molto bello. Alla fine, ci invita a riappropriarci e a fare pace con la parte ancestrale e animalesca e mitologica di noi tutti. Vittorio
Racconto che non sono riuscito a digerire.
Concordo con la precedente recensione, difficile da recensire in quanto difficile da classificare; saggio? romanzo? autobiografia? Un libro che racconta un'esperienza ma che da qualcosa di più. Tre stelle perchè è stato arduo iniziarlo, ma nel complesso molto bello.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore