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L'editoria in forma di commedia
«Codignola sfata miti e ha la stupenda capacità di guardare il mondo che lo circonda con piglio fiabesco, raccontando una realtà sconosciuta e misteriosa ai più, nascosta sotto una coltre di fascino elitario, che tutti gli appassionati di libri vorrebbero fendere, e lo fa con tono giocoso ma estremamente affilato, lasciandoci incantati.» – Marianna Dallabetta Armani per Maremosso
La Fiera di Francoforte viene spesso raccontata – o meglio, immaginata – come una specie di festa mobile vagamente esoterica, dove, in un tintinnio di calici, e a volte in un fruscio di lenzuola, signore e signori molto lungimiranti decidono cosa il pubblico dovrà comprare e leggere (soprattutto comprare) nei dodici mesi successivi. Non è una rappresentazione completamente fittizia, ma per arrivare a un'immagine più convincente di questo strano mestiere, e del suo rito più fastoso, ci vogliono quelli che i militari americani chiamerebbero boots on the ground. Che qui il narratore indubbiamente indossa già partendo da Milano, o non sopravviverebbe alla telefonata hot con cui il suo compagno di viaggio, un fotografo con la singolare perversione di ritrarre solo scrittori, occupa per intero le sette ore di strada. E che non si toglie nemmeno durante una Buchmesse, se possibile, più convulsa di tante, dove la caccia a un improbabile bestseller si incrocia con l'inquietante apparizione di un agente che non avrebbe più dovuto essere in questo mondo – a meno che non sia tutta la rumorosa baracca a essersi inavvertitamente trasferita nell'altro. Non c'è molto da aggiungere, per un libro che è solo una commedia. Se non un'avvertenza: ogni riferimento a persone esistenti, o a fatti realmente accaduti, non è per niente, ma proprio per niente, casuale.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Noiosa e autoreferenziale fotografia di un mondo che si vuole rappresentare a tutti i costi come elitario. Niente di più distante dalla realtà dell'editoria. Una massa di appunti personali che pretendono di assurgere a opera letteraria, scritti per puro autocompiacimento, L'importante è essere sempre sopra le righe e apparire intellettualissimi, con il messaggio, neanche tanto celato, chi non coglie la sottile ironia non è all'altezza del capolavoro. Codignola è un bravissimo editor e un eccellente traduttore; quello dello scrittore, però, è un mestiere diverso.
Siete lettori, vi interessa conoscere il mondo dell'editoria? Siete finiti per comprare questo libro dal titolo ben studiato? Bene, la delusione è in arrivo su un piatto d'argento. Non leggerete niente di interessante sull'editoria, sui libri, sulla Fiera di Francoforte, quanto piuttosto il racconto di uno snob che pretende pure di strapparci una risata.
Ci riprovo, stavolta misurando di più le parole, ma ci tengo a dire la mia anche per consigliare ad altri lettori di risparmiare i 18 euro che ho sborsato per questo libro e di investirli in qualche altro titolo più meritevole del suo tempo e della sua attenzione. L'autore è di sicuro un finissimo intellettuale con una vasta cultura, il problema è che il libro non c'è. Non c'è una storia, solo dei flash sparpagliati sul vago sfondo della più importante fiera dell'editoria. Compaiono strampalati personaggi (l'aspetto migliore del libro, tutto sommato) ma il grosso problema è che si capisce a fatica cosa stia succedendo, perché non c'è un filo conduttore che aiuti a distinguere ciò che è importante per la "trama" e ciò che non lo è, ovvero i vaneggiamenti di una delle varie e strane creature che popolano la storia.. Il vero dramma è che l'unico scopo dell'autore sarebbe di suscitare un raffinato spasso e invece non ci riesce, quasi mai.
Recensioni
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