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Anno edizione: 2018
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Aldo Amedei è un giornalista di successo che vive a Frascati con una giovane compagna, Teresa. Aldo è pigro, ma un volo giù dal quarto piano gli da l’occasione di riscrivere la sua vita e di affrontare una volta per tutte i demoni che lo perseguitano. E dall’inferno risale con un obiettivo per lui inedito: Central Park, l’ultima Thule dei maratoneti di tutto il mondo. Ed è con questo spunto in stile Momenti di trascurabile felicità (il film con Pif, non il libro di Francesco Piccolo) che comincia la gara di questa lettura molto particolare. Edito per la collana ULTRA di Castelvecchi, Corri. Dall’inferno a Central Park di Roberto Di Sante è diventato un caso editoriale giunto alla terza ristampa. Un libro semi-autobiografico che ha segnato il riscatto di molti lettori i quali si sono rispecchiati nell’esperienza del personaggio-autore. La gara di Amedeo prende piede dalla depressione e approda alla speranza, dalla disperazione al sogno: tutto passa attraverso il podismo e lo sport, ma quel che c’era prima di questa rottura rimane fuori campo, non interessa l’autore. Quel che vuole mostrarci Di Sante non è il prima ma il dopo: la via della redenzione, non del peccato. Per questo, fra gli altri, cita il mito assoluto del riscatto: Rocky Balboa. Aldo corre. All’inizio è scarso, poi affronta le prime mezze maratone, quindi la Roma-Ostia, e sulla soglia dei trenta chilometri accetta la sfida per la maratona di New York. E non si arrende mai, continua a correre, da Cortina a Roma, nonostante il suo coach Emanuele lo scoraggi nell’impresa… e ci torna in mente il discorso motivazionale che Will Smith fa al figlio nella scena simbolo de La ricerca della felicità. Aldo, quindi, continua a correre anche nonostante le preoccupanti condizioni del menisco diagnosticate dal dott. Francesco Bianchi. Aldo corre e non si arrende: a fargli da nume tutelare è l’inciso a inizio romanzo tratto da quell’ode ai viaggiatori che è Roadhouse Blues di Jim Morrison...
Un libro bello. Si legge bene. Storia interessante, inizio accattivante e coinvolgente. Consigliato
Scrittura asciutta diretta. Un libro che ti prende, da leggere tutto d'un fiato. Non sono una sportiva ed ho iniziato a leggere questo romanzo con un po' di scetticismo. Poi, sono stata rapita. Dopo settimane non riesco a riporlo tra gli scaffali. Un libro che ti mette davanti allo specchio, e ti costringe a leggere la tua storia tra le righe. Si piange e si ride. Lettura piacevole ma non emotivamente leggera. Storia mai scontata e coraggiosa. Ed anche io sto trovando il coraggio di consigliare questo libro ad amici e conoscenti. Un libro da regalare per far del bene. Ho scoperto che raccontare l'amore ed il dolore è possibile. Da leggere!
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