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Gran bel giallo in stile nordico
Il romanzo, che scrivo subito mi ha conquistato, vede protagonista non tanto il già conosciuto Gunnarstranda, tantomeno Frølich che al momento risulta sospeso e fuori dai giochi in seguito a quanto accaduto in “False Apparenze”, bensì Lena Stigersand. Proprio il suo personaggio, il nuovo ispettore che affianca Gunnarstranda nelle indagine raccontate, è a mio parere uno dei punti forti de “Il Corpo di Ghiaccio”. Dopo una classica, ma sempre avvincente ed in questo caso indovinata apertura, ovvero l’inseguimento di una donna che cerca di sfuggire a chi la vuole uccidere confondendosi, prima tra la folla, e poi nelle gallerie della metropolitana di Oslo, il lettore non può fare a meno di fidarsi di Dahl, che lo conduce, pagina dopo pagina, in una doppia indagine, due omicidi i cui punti di contatto si fanno via via più evidenti. Si diceva di Lena, appunto. Ebbene il suo è un personaggio femminile che non presenta elementi eroici o di straordinarietà. Anzi, è molto ordinaria e non esente da incertezze e timori, dubbi e moti dell'animo che le rendono più complicato vivere. Amante dello sci di fondo e del vino bianco, risulta schiacciata dal senso del dovere, una “classica” brava ragazza che vuole svolgere bene il proprio lavoro, che però si lascia coinvolgere da dinamiche avventurose che, probabilmente, un minimo di buon senso basterebbe ad allontanare. L'autore ce la rende simpatica e alla fine si partecipa alle sue indagini, alle sue giornate, ricche di guai e pericoli non solo nelle strade di Oslo, ma persino all'interno delle mura domestiche. In questo modo, dopo le prime pagine a cui si accennava, il romanzo procede ad un buon ritmo, a volte accelerando altre rallentando un minimo, e continua a svilupparsi in modo sicuro e convincente. Gli eventi, le indagini, le opportune descrizioni (mai pedanti o noiose), tutti i personaggi hanno un proprio spazio, un loro ruolo, una loro ragione d'essere. La lettura è avvincente, anche grazie a questa cura, che fa sì che Dahl
Condivido pienamente la recensione di fuzz anch'io molto amante degli scandinavi ma non conoscevo questo autore consigliato
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