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Il convento di S.Maria delle Grazie di Cascia dei Frati Zoccolanti Minori Osservanti Francescani. Memorie storiche di un convento scomparso e quasi dimenticato
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70 p., f.to cm 24x17, illustrazioni a colori e b/n, brossura. NUOVO Il convento di S. Maria delle Grazie di Cascia dei frati “Zoccolanti” Minori Osservanti Francescani fu edificato nel 1455 dai lombardi muratori sul fianco destro della già esistente chiesa e “ospitale”, un tempo gestiti da cavalieri gerosolimitani. Le spese furono sostenute sia dal Comune sia da alcune famiglie ottimate della città. La venuta a Cascia di questi religiosi era stata decretata dal vicario generale dell’Ordine s. Giovanni da Capestrano. I religiosi erano stati chiamati a Cascia dalle autorità comunali perché ben conoscevano i meriti dei frati che lo avrebbero abitato. Questi, condurranno anche a Cascia, un esemplare stile di vita religiosa e sociale incentrata nella povertà più assoluta detta da s. Francesco d’Assisi fin dalla costituzione della sua regola. Nel volume è dettagliatamente descritta l’opera dei padri osservanti che nel 1461 istituirono per il sollievo dei più poveri il Monte di Pietà di Gesù uno dei primi d’Italia. Questo sottrasse la popolazione locale dalla piaga dell’usura impiantata dai banchieri ebrei. In questo scritto il Sabatini, tra l’altro, traccia anche i profili di due beati “Zoccolanti” che avevano vissuto nel convento casciano. Uno dei quali morì martire nella città di Fez in Mauritania. Importanti sono le descrizioni che l’autore ci tramanda sulle visite effettuate dai superiori dell’Ordine al convento casciano. La prima risale al 12 agosto 1695. La seconda è quella effettuata il 23 settembre 1712 da mons. Carlo Giacinto Lascaris, vescovo di Spoleto e la terza forse quella più dettagliata avvenne il primo settembre del 1723. Da queste abbiamo uno spaccato sulla vita che qui conducevano questi “santi” religiosi, sia prima sia dopo il terribile terremoto del 14 gennaio del 1703. Da queste si evince anche la vita dei religiosi dediti alla preghiera, alla questua e alla povertà assoluta. Le notizie proseguono con gli avvenimenti storici come l’occupazione dell’Italia da parte dei francesi e la successiva soppressione degli istituti religiosi voluta da Napoleone Bonaparte. Questa causò la chiusura del convento e poiché i religiosi francescani conventuali di Cascia lasciarono il loro convento, dopo la restaurazione dello Stato Pontificio, i religiosi Osservanti furono invitati dal Comune ad abitare il convento di S. Francesco entro le mura della città. Cosa che avvenne il 30 settembre del 1818 che causò l’abbandono dell’antico convento delle Grazie. La storia di questi religiosi a Cascia si chiude con il decreto di espulsione emesso l’11 dicembre del 1860, subito dopo l’Unità d’Italia, dal governatore dell’Umbria, marchese Gioacchino Napoleone Pepoli.
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70 p.
  • Prodotto usato
  • Condizioni: Nuovo
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