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Anno edizione: 2013
Anno edizione: 2012
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Catalina Solìs, alias Martin Navares o Martin Ojo de Plata, nel terzo romanzo della trilogia (dopo Terra Ferma e La Vendetta di Siviglia) è ora alla ricerca di un favoloso tesoro nascosto nei territori della Nuova Spagna da Hernán Cortés, di ben 5 milioni di maravedi e costituito da 6-700 casse ricolme d’oro e di gioielli. Sono sulle sue tracce anche 5 nobili sivigliani spiantati, che da Siviglia hanno trafugato una mappa di questo tesoro, il cui possesso dovrebbe aiutare una vasta congiura nel Nuovo Mondo per creare una nazione indipendente dalla Spagna di Filippo III. Catalina e i suoi corsari s’impossessano della mappa, indecifrabile, però. La sua interpretazione si deve a don Bernardo Ramìrez de Mazapil, principe azteco, ultimo discendente di Montezuma. La banda si sguinzaglia, a mo’ di segugi, sulle tracce del favoloso tesoro. Nelle more della caccia al tesoro, Catalina riesce anche ad eliminare gli ultimi due membri della famiglia Curvo, che nel passato ha distrutto l’intera stirpe di Esteban Nevares, il suo padre adottivo. La ricerca del tesoro è il punto forte del romanzo e potrebbe aver agganci reali perché Cortés aveva ammassato una fortuna nel sacco di Tenochtitlán. All’interno del finale del romanzo è inserito un secondo finale a sorpresa. Ci sono delle falle nel racconto. Le prime cento pagine sono noiose e inconcludenti. La storia d’amore di Catalina e Alonso e il loro matrimonio è da libro Cuore, è per educande ed è una manfrina ridicola. Vanno bene le tabelle della cronologia degli eventi in Spagna, Europa, America e Asia tra il 1598 e il 1612 (periodo in cui è ambientato il romanzo). Mancano: (a) un robusto riassunto delle puntate precedenti, per il lettore disorientato in medias res); (b) una mappa dei luoghi qui menzionati. E forse è anche un romanzo un po’ datato, ormai fuori dai filoni narrativi moderni. E non dimentichiamo il grande contributo di Salgari col ciclo dei corsari delle Antille. Jolanda, figlia del Corsaro Nero, dove sei?
Sembra di leggere Salgari...in treno va più che bene. Cara signora Asensi, basta picareggiare.
Con questo romanzo si conclude la trilogia di Catalina Solis, una storia appassionante, vivace e spiritosa molto molto piratesca. La protagonista ha una personalità "stravagante" ed impressiona la sua intraprendenza e intelligenza. Non da meno sono di certo gli altri personaggi, in molti casi davvero sopra le righe. Dei tre, questo è sicuramente quello che mi è piaciuto di più.
Recensioni
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