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Anno edizione: 2022
Anno edizione: 2022
Tra agitazioni sociali dovute alle chiusure, crisi economica, negazionisti, cospirazionisti e antivaccinisti, Kostas Charitos deve affrontare un’indagine complessa che lo porterà a scavare, una volta ancora, nel ventre molle di Atene e della sua gente, sfinita ma indomita.
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Ambientato ad Atene, come sempre, durante la pandemia, è un buon giallo, anche se non all'altezza dei suoi migliori. Come accade sempre nelle inchieste di Kostas Charitos, l'indagine è sociale, prima ancora che poliziesca. Nella capitale prostrata dal Covid, un gruppo di anziani decide di uccidersi, lasciando lettere d'addio che sono un atto di denuncia contro la società. Charitos dovrà vedersela con negazionisti, cospirazionisti e antivaccinisti.
Un poliziesco a sfondo sociale ambientato nella prima fase della pandemia. Tocca temi di attualità, dialoga con il passato, si schiude al futuro. La scrittura abbottonata ti coinvolge gradualmente. L’ assenza di toni trionfalistici nella risoluzione del caso mi sembra un valore aggiunto. Piacevole.
La nuova indagine di Kostas Charitos, ambientata ai tempi del Covid, restituisce il quadro noto e abituale del vicecommissario, i collaboratori, i rapporto con il capo della polizia e con il ministro, il quadro familiare, Adriana, la glia, il nipote, il caro Zisis, anche la vecchia Seat cammina ancora. La vicenda mette insieme due eventi - una serie di suicidi di anziani - ultranovantenni che invitano a ribellarsi contro la povertà imposta dalle regole e dalle restrizioni legate alla pandemia - e una congiura di chi combatte contro i vaccini e distrugge i vaccini in distribuzioni e attacca chi è favore della vaccinazione di massa e dell'imnunità di gregge. Kostas riuscirà a dipanare con pazienza la matassa. Nulla di eccezionale - un prodotto di genere solido e piacevole per una lettura "confortante" anche priva di certe amarezze e disillusioni in altri testi di Markaris.
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