Il tenore francese Julien Behr è uno degli astri nascenti della lirica. Votato ‘Rivelazione artista lirico dell’Adami’ nel 2009, anno in cui fece il suo debutto internazionale al Festival di Aix-en-Provence, è diventato famoso per i suoi ruoli mozartiani (compreso Don Ottavio nel Don Giovanni, registrato dal vivo al Théâtre des Champs-Élysées nel 2016 sotto la direzione di Jérémie Rhorer, Alpha 379). La Frankfurter Allgemeine Zeitung ha recentemente definito la sua esecuzione “brillante, con un bel timbro”, mentre Forumopera ha aggiunto: “Il Fenton di Julien Behr è magnifico: benché il tenore francese sia stato finora apprezzato soprattutto come interprete mozartiano, conferma qui la sua predisposizione per il repertorio ottocentesco.” Ed è il repertorio romantico francese composto tra Otto e Novecento che ha scelto per il suo primo album solistico. Una grande varietà di opere (sia grand opéra sia opéra-comique), celebri arie e assolute rarità compongono questo programma ideato da Palazzetto Bru Zane e Alexandre Dratwicki, che nel booklet che accompagna il CD scrive: “Non c’è niente di più difficile per un tenore che ‘trovare la propria voce’ in questo groviglio di generi e istituzioni… Già molto ammirato per il suo stile vocale carismatico e per la sua personalità il tenore Julien Behr è ora l’eroe di un recital che rivisita questo repertorio in tutta la sua varietà, che va dalla tenerezza all’eroismo, dalla gioia alla malinconia.”
Nel programma si ritrovano, tra gli altri, Ambroise Thomas (Mignon, da Goethe), Bizet e il suo famoso La Jolie Fille de Perth, Cinq-Mars (1877) di Gounod, Benjamin Godard (Jocelyn), André Messager e il suo splendido Fortunio (1907), Delibes (Jean de Nivelle e Lakmé, con la celebre aria di Gérald) e Le Chevalier Jean (1885) di Victorin Joncières (uno dei primi wagneriani). Versioni francesi di due brani particolarmente famosi di Franz Lehár da La vedova allegra e Il paese del sorriso – il brano eponimo ‘Je t’ai donné mon coeur’ – completano questo panorama magnificamente supportato dall’Orchestra dell’Opera Nazionale di Lione diretta da un altro astro nascente, Pierre Bleuse. Julien Behr offre come bonus una canzone di Charles Trénet (‘Vous qui passez sans me voir’), arrangiata da Arthur Lavandier, che riveste un posto speciale nella sua vita. Il tenore entra ora a far parte di Alpha per diversi progetti che mireranno ad illustare ogni aspetto del suo talento.
Contiene:
Georges Bizet: La jolie fille de Perth: Serenade
Alexis Emmanue Chabrier: Habanera
Clémont Philibert Léo Delibes: J’ai vu la bannière de France! (from Jean de Nivelle)
Clémont Philibert Léo Delibes: Prendre le dessin d’un bijou…Fantaisie, ô divin mensonge (from Lakmé)
Henri Duparc: Aux Étoiles
Benjamin Louis Pau Godard: Cachès dans cet asile (Jocelyn)
Charles François Gounod: A vous, ma mère…ô chère et vivante image (from Cinq-Mars)
Victorin Joncières: Parlons de moi, le voulez vous?…Oui j’aime, hélas! (from Le chevalier Jean)
Franz Lehár: Dein ist mein ganzes Herz (from Das Land des Lächelns)
Franz Lehár: Viens dans ce joli pavillon (from La veuve joyeuse)
André Messager: J’aimais la vieille maison grise (from Fortunio)
Ambroise Thomas: Elle ne croyait pas, dans sa candeur naïve (from Mignon)
Charles Trenet: Vous, qui passez sans me voir
Augusta Holmès: Ludus pro Patria: La Nuit et l’Amour
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