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Anno edizione: 2015
Anno edizione: 2012
Anno edizione: 2012
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La grandezza di Agostino ci rende arduo il ruolo di "indagatori", tanta e tale è la portata del suo pensiero suffragato da un sentire straordinario, ossia fuori dall'ordinaria concezione della scepsi. Motivo per cui si procede scandagliando il mare del suo percorso di studioso, mistico, uomo, fine conoscitore degli abissi del male, uomo quale aspirazione al Sommo Bene. In seno alla nascente chiesa cattolica, egli ebbe meriti incommensurabili, uno per tutti: conciliare fede e ragione. Ragione e fede rappresentano due strade diverse, due criteri, per raggiungere la Verità. In ordine cronologico viene data priorità alla ragione, perché l'uomo in quanto essere razionale prima di accettare una verità è portato a dimostrarne la validità, cioè a ragionare su di essa. La ragione, limitativa per sua natura, non può travalicare il confine netto tra fisico e metafisico, non riesce a cogliere aspetti non verificabili empiricamente, il trascendentale è a misura di fede. A richiedere il supporto della fede è la ragione stessa, in quanto quest'ultima dà conto all'uomo della sua "finitudine", della sete di verità metafisiche, del necessario processo dell'accettazione della fede quale elemento sovrastante la ragione in ordine logico. La struttura gnoseologica agostiniana si basa sull'autocoscienza, difatti "si fallor sum" ovvero "se mi inganno vuol dire che esisto". Come posso dubitare della mia esistenza quando ho chiaro di aver peccato-sbagliato, mediante l'autocoscienza posso dedurre i miei errori così come posso fugare dubbi circa il soggetto che si inganna, me stesso. Dunque, è l'individuo senziente e cogitante il primo tassello del costrutto speculativo di Agostino d'Ippona da cui scaturiranno: la teoria dell'Illuminazione, del problema del Tempo, del male, della Civitas Dei etc., etc
Si tratta di un'opera in grado di parlare a chiunque, credenti e non credenti. Per cui ne consiglio la lettura a prescindere dalle proprie convinzioni in fatto di religione. Il mio approccio è stato sin da subito caratterizzato innanzitutto dal doveroso rispetto verso l'uomo-autore, che con grande umiltà ci ha aperto il suo cuore e la sua mente. Le "Confessioni" non sono soltanto una sincera autobiografia di Agostino d'Ippona (354-430), ma anche una vera e propria dichiarazione d'amore verso Dio e le Sue creature. In quest'opera Agostino traccia un identikit di Dio così per come gli si è manifestato e ne dimostra la benevolenza così da indicare ad ogni uomo la via della salvezza. Il non credente vi troverà interessantissimi spunti sulla vita quotidiana nel IV- V sec. d.C., la descrizione delle teorie manichee a cui inizialmente l'autore aveva aderito, informazioni sulla condizione femminile, sul conflitto autorità statale vs. Chiesa e tanto altro materiale di estremo interesse storico e filosofico. Ho letto inizialmente l'edizione della "Shalom" del 2006 con la traduzione in italiano corrente di Vico Stella (P. Roberto Fastella o.s.a) in quanto questo agostiniano è stato in grado di rendere l'opera accessibile al grande pubblico di oggi grazie ad un linguaggio semplice e comunque abbastanza fedele all'originale. Tuttavia, quell'edizione aveva un grosso limite: mancava il testo latino. Per cui, non essendo del tutto soddisfatto, decisi di acquistare anche questa edizione della collana "I MiniMammut" proprio perché il testo è in integrale ed è presente la versione in latino a fronte. Un'opera che dovrebbe appartenere al bagaglio culturale di ogni uomo.
Non riesco a dare la piena valutazione a questo libro solo perché a volte è troppo ripetitivo o descrittivo. L'ho letto per un compito in classe e perché ero curiosa di sapere in cosa consistesse e non mi sono assolutamente pentita di averlo letto. Essenzialmente parla di tutte le cose brutte che ha fatto durante la sua vita, "i peccati verso Dio" e li racconta in ordine cronologica da quando era ragazzo alla sua conversione in Dio. È un libro che consiglio a tutti, anche a coloro che hanno un orientamento religioso diverso o che addirittura non hanno una fede spirituale perché Sant'Agostino affronta comunque moltissimi temi tra cui la morte, l'amicizia, la sua passione per lo studio... e tantissimo altro, ma non voglio dite altro. Leggetelo perché può sicuramente aprirvi la mente.
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