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Recensioni La compagnia delle illusioni

La compagnia delle illusioni di Enrico Ianniello
Recensioni: 5/5
Vincitore ex aequo del Premio letterario Chianti, XXXIII edizione
Dopo il felice esordio di Isidoro Sifflotin, Enrico Ianniello ci porta nella sua Napoli, dove la vita è teatro, sogno, illusione.


«Un romanzo leggero e fluido arricchito da un linguaggio dialettale e colorito che intrattiene e diverte, mentre la trama non risparmia situazioni e personaggi paradossali, per dimostrare quanto, alla fine, illusioni e realtà finiscano per coincidere, visto che le persone, nel bene e nel male "tendono sempre a realizzare quello che desiderano"» - Robinson

“’A vita è ’nu lenzuolo. Il film che vuoi vedere, ce lo proietti tu.”

Il suo nome in codice è 'o Mollusco. Perché un nome in codice, per lavorare nella Compagnia delle Illusioni, è indispensabile, "un nome mellifluo, imprendibile", come imprendibile deve essere la realtà dietro la finzione. Dopo una carriera d'attore con poche soddisfazioni - l'unico ruolo vagamente importante è stato Raffaele, il portiere impiccione dello sceneggiato «Tutti a Casa Baselice!» -, a quasi cinquant'anni Antonio Morra vive con mammà e la sorella Mari' a Napoli e si arrabatta dirigendo la compagnia teatrale amatoriale fondata dal suo dentista per compiacere le amanti e i clienti importanti. La sua vita si è persa molti anni prima, quando Lea, l'amatissima fidanzata che portava in grembo la loro bambina, è morta. Da allora Antonio è diventato un uomo senza capo né coda: l'uomo perfetto per la misteriosa zia Maggie, che lo attrae nella rete segreta della Compagnia delle Illusioni. Ed è così che Antonio diventerà finalmente 'o Mollusco: l'interprete di mille ruoli diversi che gli permetteranno di influire sulle vite altrui, perché "le persone non vedono ciò che è vero, ma rendono vero quello che desiderano vedere". Ma proprio quando crederà di essere al sicuro da ogni responsabilità verso se stesso e gli altri, quando l'illusione avrà sovvertito la sua vita e tutta Napoli, proprio in quel momento avrà l'occasione di ritrovarsi. Perché, in fondo, "la conseguenza ultima della finzione è la verità".)
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Recensioni: 5/5
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