5 tomi in 10 voll.; in 8°; pp. (14), 535, (3) - (6), 537-956, (1) - (6), 411, (3) - (6,) 413-811, (3) - (10), 348, (2) - (6), 349-684, (2) - (6), 392, (2) - (6), 393-751, (3) - (1), VIII, 371, (3) - (6), 396, (1); leg. in piena pergamena coeva con tit. e fregi oro al dorso. Tagli a spruzzo; fregi tipogr. ai frontespizi. Amplissimo indice degli autori e delle materie in fine dell'ultimo volume. Alla fine del vol. V pars II: "Libellus de Materie Medica et remediorum formulis, quae serviunt aphorismis de cognoscendis et curandis morbis", pp. 94 (4) (la prefazione in questo 'Libellus de materie medicà è datata 11 febbraio 1719). Edizione torinese del monumentale commento di Gerard van Swieten agli aforismi medici di Hermann Boerhaave ("Aphorismi de cognoscendis et de curandis morbis", Leyden, 1709), uscito a Leida tra il 1745 e il 1772 e tradotto nelle principali lingue europee. Esso costituisce il più significativo documento del nuovo ippocratismo che ebbe il suo centro principale a Vienna. Boerhave (Voorhout, 1668-Leida, 1782), medico e scienziato tra i principali del suo tempo, cercò di conciliare l'ippocratismo con i principi della iatrochimica e della iatromeccanica. Nella sua vastissima opera si occupò anche di chimica e di botanica. Gerard Van Swieten (Leida, 1700 Vienna, 1782), insigne medico olandese, fu tra i fondatori della Scuola di Medicina di Vienna. Allievo del Boerhaave in gioventù, fu tra l'altro medico di corte di Maria Teresa. Il suo nome resta legato anche al cosiddetto "liquore di Van Swieden", che egli prescrisse per la cura della sifilide. I capitoli sulle febbri, sulla sifilide, sugli esantemi sono dei capolavori. Così il Major: "Storia della Medicina": II, pag. 518. Ma, oltre le malattie indicate, il Van Swieten tratta di: emorragie, convulsioni, ferite alla testa, diarree, vomiti, angine, pleuriti, epatiti, nefriti, malattie croniche, paralisi, epilessie, melanconia, manie varie, rabbia canina, scorbuto, tisi, idropie, ginecologia (parti difficili), vaiolo, ecc. Cfr. Fondo Olschki, V, 1081 (ed. del 1755 e del 1771-73). Graesse, VII, 257. Wellcome, II, p. 192
5 tomi in 10 voll.; in 8°; pp. (14), 535, (3) - (6), 537-956, (1) - (6), 411, (3) - (6,) 413-811, (3) - (10), 348, (2) - (6), 349-684, (2) - (6), 392, (2) - (6), 393-751, (3) - (1), VIII, 371, (3) - (6), 396, (1); leg. in piena pergamena coeva con tit. e fregi oro al dorso. Tagli a spruzzo; fregi tipogr. ai frontespizi. Amplissimo indice degli autori e delle materie in fine dell'ultimo volume. Alla fine del vol. V pars II: "Libellus de Materie Medica et remediorum formulis, quae serviunt aphorismis de cognoscendis et curandis morbis", pp. 94 (4) (la prefazione in questo 'Libellus de materie medicà è datata 11 febbraio 1719). Edizione torinese del monumentale commento di Gerard van Swieten agli aforismi medici di Hermann Boerhaave ("Aphorismi de cognoscendis et de curandis morbis", Leyden, 1709), uscito a Leida tra il 1745 e il 1772 e tradotto nelle principali lingue europee. Esso costituisce il più significativo documento del nuovo ippocratismo che ebbe il suo centro principale a Vienna. Boerhave (Voorhout, 1668-Leida, 1782), medico e scienziato tra i principali del suo tempo, cercò di conciliare l'ippocratismo con i principi della iatrochimica e della iatromeccanica. Nella sua vastissima opera si occupò anche di chimica e di botanica. Gerard Van Swieten (Leida, 1700 Vienna, 1782), insigne medico olandese, fu tra i fondatori della Scuola di Medicina di Vienna. Allievo del Boerhaave in gioventù, fu tra l'altro medico di corte di Maria Teresa. Il suo nome resta legato anche al cosiddetto "liquore di Van Swieden", che egli prescrisse per la cura della sifilide. I capitoli sulle febbri, sulla sifilide, sugli esantemi sono dei capolavori. Così il Major: "Storia della Medicina": II, pag. 518. Ma, oltre le malattie indicate, il Van Swieten tratta di: emorragie, convulsioni, ferite alla testa, diarree, vomiti, angine, pleuriti, epatiti, nefriti, malattie croniche, paralisi, epilessie, melanconia, manie varie, rabbia canina, scorbuto, tisi, idropie, ginecologia (parti difficili), vaiolo, ecc. Cfr. Fondo Olschki, V, 1081 (ed. del 1755 e del 1771-73). Graesse, VII, 257. Wellcome, II, p. 192
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