Questo disco rappresenta il primo dei due volumi del progetto incentrato sul repertorio strumentale francese della fine del XVII secolo affidato dalla Chandos alla Tempesta di Mare Philadelphia Baroque Orchestra. Dalle opere teatrali di maggiore successo di quell’epoca venivano tratte spesso suites di brani strumentali per essere eseguite per il piacere e il diletto dell’elegante pubblico dell’epoca. Le suites presentate in questo disco contengono alcune delle melodie più gradevoli, affascinanti e coinvolgenti di Jean-Baptiste Lully, Marin Marais e Jean-Féry Rebel. La tradizione di presentare suites come entità musicali indipendenti si diffuse ben presto in tutti i principali paesi europei e continua ancora oggi. In quanto compositore preferito del re Luigi XVI, Jean-Baptiste Lully si vide commissionare nel 1669 una comédie-ballet per la visita dell’ambasciatore turco. Lully compose le musiche di scena per la commedia Le Bourgeois Gentilhomme di Molière, incentrata sulla figura di monsieur Jourdain, che cerca inutilmente di elevarsi dal suo rango di borghese per raggiungere gli agi propri della classe aristocratica. A Jourdain viene fatto credere che sarebbe stato reso nobile nel corso di una cerimonia turca, basata su una musica dalle melodie esotiche e scandita dal timbro suggestivo di strumenti a percussione di foggia orientale. Gli altri brani contenuti in questo disco sono opera di due allievi di Lully, Marin Marais e Jean-Féry Rebel. Se l’Alcyone di Marais è una tragédie en musique (opera tragica) scritta dopo la morte di Lully, Les Elémens è invece un raffinato balletto, nel quale Rebel tratteggia la caotica interazione dei quattro elementi che determinarono la mitica creazione del mondo. Entrambe queste opere sono considerate tra i capolavori più rappresentativi dei loro compositori. La Tempesta di Mare Philadelphia Baroque Orchestra ha elaborato questo vasto progetto nell’arco di due anni, che si concretizzerà non solo nei due dischi, ma anche in conferenze, convegni, concerti e trasmissioni radiofoniche. Di recente questo eccellente ensemble di strumenti originali è stato lodato in termini molto lusinghieri sulla rivista americana Fanfare per la sua «incontenibile energia, il suo meraviglioso suono d’insieme, la sua impeccabile intonazione e la sua gradevolissima musicalità».
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