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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Tra la Russia della Seconda guerra mondiale e l'Alaska dei giorni nostri, una grande storia d'amore, sofferenza e rinascita.
Meredith e Nina Whitson sono due sorelle molto diverse: una si dedica ai figli e al meleto di famiglia; l'altra è una fotoreporter giramondo. A unirle è l'amore per il padre; così, quando lui si ammala, entrambe si ritrovano al suo capezzale, sotto lo sguardo gelido della madre Anya. È proprio lei a condurle verso un antico segreto di famiglia, raccontando la storia di una ragazza vissuta nella Leningrado dilaniata dalla guerra, sepolta dalla neve, dove le donne erano disposte a tutto pur di salvare i propri figli e se stesse.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
2000. Fiume Columbia. Frutteto Belye Nochi. Meredith e Nina Whitson sono sorelle, opposte in tutto: carattere e scelte di vita. "Nina tendeva a cadere e a rialzarsi, mentre Meredith si muoveva con cautela e raramente perdeva l'equilibrio. Nina sfasciava le cose, Meredith le teneva insieme". Anche il rapporto con la loro madre, Anya, da sempre fredda e distaccata, è sempre stato molto diverso. "Meredith da bambina seguiva la loro madre come un cucciolo smanioso di attenzioni. Nina, invece, aveva affrontato le cose in un altro modo. Aveva rinunciato molto prima a legare con sua madre, accettando il suo atteggiamento solitario". Hanno un amore comune, però, fortissimo ed incondizionato, quello per il loro papà. È al suo capezzale che si ritrovano, per dividersi ancora, dopo la sua morte. Ma saranno presto costrette ad avvicinarsi, di nuovo, quando quella madre, a loro così estranea e distante, manifesta preoccupanti segnali di cedimento, fisico e psicologico. Conseguenze dolorose della perdita appena subita? Prime avvisaglie di demenza senile? Oppure c'è qualcos'altro dietro le "stranezze" di Anya? Qualcosa di più profondo ... una sofferenza celata per troppi anni che improvvisamente esplode. Inizia così un'altra storia. Quella di una ragazza, figlia, sorella, moglie e soprattutto madre in una Leningrado devastata prima dal "Grande Terrore" messo in atto dalla polizia segreta di Stalin, "il cavaliere nero", e poi dall'assedio dei nazisti, durante la seconda guerra mondiale. Perché, per la città che fu di Pietro il Grande, "le lacrime sono inutili". Storia che prende ritmo pagina dopo pagina, quella della Hannah (autrice californiana, pluripremiata ed esplosa a livello internazionale grazie al successo de "L'usignolo"). Personalmente, ho amato soprattutto le "fotografie" meravigliose, nella loro brutale veridicità, della Leningrado descritta nel romanzo: candida di neve, rossa di sangue e nera di dolore.
La prima parte del libro è incentrata a descrivere i rapporti attuali tra le due figlie e la madre, poi quest'ultima inizia a raccontare la sua fiaba preferita che in realtà è la vera vita vissuta in Russia durante la Seconda Guerra. Letto d'un fiato, scorrevole e romantico, la parte storica non è particolarmente dettagliata, ma nell'insieme ho apprezzato il romanzo.
Rimpiango i soldi spesi. Ho letto decine di libri sulla seconda guerra mondiale, e questo è l'unico che nn sono riuscita a finire. Avevo letto "Un rigido inverno" della stessa autrice e mi è piaciuto da morire.. Forse x questo motivo questo nn mi è sembrato assolutamente all'altezza.. Mi aspettavo che la storia della mamma delle 2 sorelle iniziasse subito e nn a metà libro.. 150 pagine a raccontare i conflitti di 2 sorelle che litigano x la mamma che a causa dei ricordi dolorosi nn ci sta più con la testa.. Nn vedevo l'ora di conoscere questo passato doloroso, e più avanti lo racconta ma sempre in pagine alternate e frammentate... Insomma ci ho rinunciato. Forse lo riprenderò in un altro momento. Ma certo nn è il libro migliore sulla guerra che ho letto..
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