L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Tutti i formati ed edizioni
Promo attive (0)
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
E'strano che a distanza di anni dalla sua scomparsa Gandhi non abbia goduto di particolari celebrazioni,visto il suo indubbio carisma e il suo ruolo giocato per una delle potenze mondiali emergenti.D'altronde vari aspetti lo rendono un personaggio atipico e a suo modo estremo nel panorama politico.La grande coerenza tra agire politico e convinzioni ideali,con una forte ispirazione religiosa,la critica della civiltà occidentale e della modernità,l'opposizione al sistema delle caste o-motivo scatenante della sua uccisione per mano di un fanatico indú-la strenua opposizione ai massacri tra indú e musulmani, restano per lo meno indigeste per la politica in crisi.Poco aggiungono certi intenti strumentali di recupero della sua figura da parte di personaggi o di apologeti della nonviolenza che predicano il gandhismo ai popoli ma non agli Stati.Invece,tanti come l'autore del presente libro,Juergensmeyer,hanno cercato sinceramente in Gandhi un punto di riferimento e una qualche alternativa alla presunta liberazione per via politico-militare a ai suoi errori ed orrori come le molte occupazioni militari presenti sul nostro pianeta.E'utile quindi leggere con attenzione questa biografia per entrare nel merito della concezione gandhiana della nonviolenza,non si tratta di denunciare tutte le aberrazioni quali,di fronte allo sterminio nazista,il chiedere agli ebrei di "offrire volontariamente il collo al coltello del carnefice"e ai popoli di non combattere.Gandhi difatti metteva sullo stesso piano la violenza come capacità di ogni essere umano e,a volte necessaria(ancorché da contenere)misura di autodifesa,da un lato e la violenza concentrata e genocida degli Stati,dall'altro.Ne'basta ricordare che Gandhi si batteva per ottenere uno Stato-indipendente,con le sue immancabili istituzioni violente.La nonviolenza gandhiana appare fallace in primo luogo rispetto all'umano,in quanto e'essenzialmete rinuncia e privazione(Gandhi esaltava la castità come l'essenza stessa della nonviolenza!)
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore