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Combinando etica, storia, legge, scienza e ricordi personali, Kendi ci aiuta a riconoscere, fuori da ogni ambiguità o infingimento, la presenza concreta e tangibile del pregiudizio razziale nel mondo contemporaneo e a contrastarlo nel nostro sistema e in noi stessi. Per compiere finalmente il passo successivo: scoprirci antirazzisti e contribuire alla formazione di una società giusta ed equa.
«Premesso che non sono razzista...» Quante volte abbiamo sentito pronunciare questa frase al bar, sull'autobus, nei talk show televisivi. Gente comune, politici, giornalisti: sono in molti a ritenere che sia sufficiente definirsi «non razzisti» per affrontare con obiettività qualsiasi discorso sulle diseguaglianze razziali e sociali, le discriminazioni, le pari opportunità, le identità di genere. Come se definirsi «non razzisti» fosse una garanzia di neutralità. Ma, secondo Ibram X. Kendi, fondatore e direttore dell'Antiracist Research and Policy Center presso la Boston University, «nella lotta contro il razzismo non esiste neutralità» e «non essere razzisti» non basta. È necessario essere «antirazzisti». È necessario cioè smascherare i presupposti del discorso razzista, sradicarne la logica deformata secondo cui esistono gerarchie fondate su qualità biologiche o su particolari caratteristiche etniche e culturali. È necessario individuare le politiche che vi si ispirano, le pratiche del potere che lo attualizzano, le mistificazioni di cui si nutre. E per farlo serve un linguaggio nuovo, preciso, coerente, in grado di definire il razzismo e di descriverlo in ognuna delle sue molteplici forme. Un linguaggio che l'autore ha messo a fuoco in questo libro appassionato e coraggioso. Kendi, però, non si limita a mettere a nudo le nostre idee razziste. Piuttosto riflette sul proprio percorso intellettuale, sul difficile cammino che dal razzismo anti-neri di quando era ragazzo nel Queens degli anni Novanta lo ha portato al razzismo anti-bianchi di quando era studente al college, per approdare infine all'antirazzismo consapevole della maturità. Un viaggio nella propria storia che è anche un viaggio nella storia di un intero paese, nel corpo della nazione americana. Combinando etica, storia, legge, scienza e ricordi personali, Kendi ci aiuta a riconoscere, fuori da ogni ambiguità o infingimento, la presenza concreta e tangibile del pregiudizio razziale nel mondo contemporaneo e a contrastarlo nel nostro sistema e in noi stessi. Per compiere finalmente il passo successivo: scoprirci antirazzisti e contribuire alla formazione di una società giusta ed equa.
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