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La ricostruzione del pensiero (anche nella vita) di Garin: dai maestri (Limentani,Momigliano, Salvemini..) a Croce e Gentile (con lui Garin ebbe rapporti complicati e curiosi, tanto che per averne parlato bene Garin fu criticato). Gramsci, Heidegger, Hobbes, Pico della Mirandola, Ficino, Alberti, etc. nello studio dell'Umanesimo e della verità rivoluzionaria portata dal Rinascimento italiano che col suo "incendio" ha illuminato l'europa, il mondo. Altre considerazioni sul federalismo (Cattaneo), sul fatto che l'italia non ha fatto esperienze del liberalismo europeo, come neppure di una riforma religiosa (a Ginevra Calvino ha trionfato, a Firenza Savonarola è stato impiccato e poi bruciato; Bruno, Erasmo). Una sua sintesi: dopo il Mille i "secoli bui", poi le rivoluzioni del Rinascimento (una trasfigurazione) e dell'Umanesimo; dal 600 si afferma la scienza moderna; nel 700 l'Illuminismo che segnò l'avvio del mondo moderno; il 900 è l'approfondimento della crisi dell'800, ed ora "senza grandi utopie siamo in balia di un pragmatismo senz'anima". Libro piacevole da scorrere, ricordando altri grandi pensatori e la bellissima storia italiana.
Recensioni
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Le interviste a Eugenio Garin pubblicate in questo volume sono state registrate nell'arco di circa quindici anni. In parte inedite, in parte pubblicate sulle pagine culturali de «l'Unità», vanno dalla prima metà degli anni Ottanta all'ultima del luglio 1999. In questi colloqui si toccano alcuni momenti essenziali del percorso culturale e di vita di uno dei più grandi storici della Filosofia europea, fra i maggiori studiosi che in questo secolo abbiano riflettuto e scritto sull'Umanesimo e sul Rinascimento che ha avuto nella passione per l'insegnamento il suo costante punto di riferimento. Il libro contiene anche una riflessione su Firenze pronunciata qualche anno fa in Palazzo Vecchio. Il volume vuole essere sia la testimonianza di un giornalista che per ragioni professionali ha avuto il privilegio di incontrare Eugenio Garin, sia un affettuoso omaggio all'insegnante e allo studioso.
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