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_______🛩_______ Una bella storia, raccontata in una prosa molto fluente, scorrevole e accattivante. Di questo libro avevo sbirciato la trama che mi aveva coinvolto, l'imperdibile gusto della coincidenza (come da titolo) riesce sempre ad entusiasmarmi. . 🛩Non conoscevo l'autore, il suo stile narrativo però mi piace, è introspettivo e riesce a comunicare splendidamente le emozioni dei protagonisti. Che in pratica sono soltanto due, un uomo e una donna, racchiusi in questa bolla metaforica creata da un incontro casuale, che li riporta indietro nel tempo. . 🛩Un libro che potrebbe essere considerato come una sorta di lenta melodia, delicato nei particolari anche più intimi, senza debordare, con eleganza. Una storia che avanza e poi si ritrae, quando credi che tutto sarà così, ti ritrovi invece a leggere tutta un'altra cosa.Che bellezza. . ‼Per me si tratta di un libro a ⭐⭐⭐⭐ stelle. Consigliato.
L'unica cosa carina e' la copertina. Poi il resto e' noioso e lento, una stoira che non decolla affatto, a dispetto del fatto che in parte si svolge in un aeroporto.
Incuriosita dalla copertina (errore blu!) sono rimasta enormemente delusa. La storia non decolla e appena prende un po' il via il libro finisce! Lo stile di scrittura è a dir poco irritante da tanto le frasi sono corte e spezzettate. Per fortuna è breve e il supplizio termina in fretta! Non mi è piaciuto affatto.
Recensioni
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La reciproca solitudine di uomini e donne si sta in questi nostri tempi manifestando con sempre maggiore evidenza, al culmine di un processo di sfiducia che acuisce senza sosta incomunicabilità e incomprensione. Una storia di solitudini è anche questo romanzo di Andrea Kerbaker, in cui a un uomo e una donna, legati da una relazione conclusa, la sorte concede un breve incontro, che potrebbe infondere nuova vita nelle rispettive esistenze. La scena è quella di un aeroporto, non luogo per eccellenza, in cui all'anonimità dei transiti si aggiunge il caos determinato da uno sciopero, che blocca per alcune ore migliaia di viaggiatori innervositi; l'uomo, ingegnere abitudinario in attesa del volo per New York, preda già, nella pausa vana, di pensieri e ricordi legati a tramontati affetti, vede giungere al suo tavolo di ristorante, forse condotta dalla sorte, lei, attrice teatrale, scomparsa dalla sua vita nove anni prima, e sempre ricordata con rimpianto. L'incontro appare favorito, pur nell'iniziale incredulità e sorpresa, da un propizio destino, che immerge rapidamente i protagonisti in una felice e inattesa confidenza, sino a farli decidere di partire insieme per New York. Nelle ore successive, prima della partenza, nonostante la rinnovata intimità, il vuoto e l'inquietudine faranno la loro comparsa, soprattutto nell'animo di lei, condotta dal tempo a un'apatica indifferenza, e segneranno in modo invincibile l'occasione dell'incontro e la sua possibilità di farsi largo nel futuro. L'autore si immerge nella psicologia dei personaggi e ci mostra i reciproci punti di vista, conservando asciuttezza di stile e utilizzando periodi brevi, a inseguire il minimo variare delle circostanze e degli stati d'animo. Dalle pagine affiora un grande freddo, un vuoto di parole non dette, un'incapacità forse definitiva dei personaggi di perforare l'involucro della solitudine, di mettersi in gioco ancora una volta, per tentare di accogliere la voce dell'altro. Daniela Catelli
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