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" A di' 23 d'aprile 1490 , cominciai questo libro è ricominciai il cavallo " , scrive Leonardo nel codice C . Per il cavallo si riferisce ai tentativi , non riusciti , di fondere la grande scultura equestre in onore di Francesco Sforza . Tornando al codice C , la sua storia è alquanto tortuosa : rubato dalla villa dei Melzi a Vaprio d'Adda da Lelio Gavardi d'Asola che , dopo un fallito tentativo di vendita , lo affida ad Ambrogio Mazenta per restituirlo ad Orazio Melzi che lo rifiuta . Dopo altri passaggi il codice viene custodito all'Ambrosiana a Milano , fino al 30 Maggio 1796 , quando Napoleone Bonaparte ordinò lo spoglio di tutti gli oggetti artistici e scientifici che potevano arricchire musei e biblioteche di Parigi . Tutt'ora è collocato all' Institut de France . Il tema principale del codice C è il modo di osservare e rappresentare i corpi in uno spazio , interno o esterno , anticipando la teoria delle ombre. Il codice C non tratta esclusivamente di ombre e luci , ma anche di idraulica , di meccanica e di acustica .
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