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Anno edizione: 2019
Anno edizione: 2019
La storia di un’educazione sentimentale gioiosa, la rappresentazione di un universo che non teme di mostrarsi famelico, rumoroso, fragile e mosso da un’inquietudine costante. Amato dalla migliore critica americana, il nuovo romanzo di Elizabeth Gilbert.
«Con una scrittura spumeggiante, dettagliatissima e molto cinematografica, l'autrice ci presenta un'educazione sentimentale ambientata a New York.» – La Lettura
«A un certo punto una donna si stanca di vergognarsi sempre di sé. Ed è allora che diventa libera di essere ciò che è davvero»
Feste strepitose, attori seducenti, dive egocentriche e poi musica, risate, luci che si accendono. Vivian Morris ha novantacinque anni, ma se chiude gli occhi torna a essere la diciannovenne che dopo un fallimentare tentativo al college si è ritrovata a sbirciare dietro le quinte del vivace e sgangherato tea-tro gestito da sua zia Peg. L’anno è il 1940, la città New York, gli ambienti sono quelli del Lily Playhouse, un odeon pazzo dove le ragazze in cerca di fortuna si offrono al mondo, all’arte, agli uomini. Vivian inciampa in questo fiume in piena e ne è trascinata via, complice il fascino di Celia, soubrette dal corpo meraviglioso e con la voce cupa da gatta randagia. Mentre la ragazza scopre di avere un talento come costumista, zia Peg la accoglie nel suo regno esploso, al centro della città più sognata e ai margini della sua ricchezza. Dove bisogna scrollarsi di dosso la provincia impressa nel passo e negli occhi. La città delle ragazze è la storia di un’educazione sentimentale gioiosa, la rappresentazione di un universo che non teme di mostrarsi famelico, rumoroso, fragile e mosso da un’inquietudine costante. Amato dalla migliore critica americana, che ha trovato in questa scrittura uno sguardo illuminante e onesto sulla natura e il carattere del desiderio femminile, ecco il nuovo romanzo di Elizabeth Gilbert.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Protagonista del romanzo è Vivian Morris, giovane ragazza che approda nella luccicante New York. Ospitata dalla zia Peg, Vivian scopre e vive una vita senza limiti e restrizioni, insieme alla soubrette Celia Ray si diverte tutte le notti a frequentare locali e uomini poco rispettabili. Poi avviene il peggio, uno scandalo cambia la sua vita e la mette di fronte ad un bivio. Vivian sbaglia spesso, è immatura ma, nel corso della narrazione, la vediamo crescere, maturare. Con uno stile scorrevole, l’autrice narra la vita e la storia di Vivian Morris nell’arco di settant’anni, utilizzando l’espediente epistolare. Il romanzo è una lunga lettera ad Angela, figlia di Frank Grecco, uomo molto importante nella storia di Vivian. Attraverso questa lunga confessione, la narratrice ci racconta della quotidianità al Lily Playhouse, delle feste e della seconda guerra mondiale. Una guerra che ha lacerato la vita a molte persone e che difficilmente sarà dimenticata. Una guerra che si è portata via il fratello della protagonista, una guerra che ha lasciato ferite indelebili a Frank Grecco. Di quest’uomo sapremo solo alla fine la sua storia, una storia commovente e tragica. Elisabeth Gilbert riesce a essere ironica e brillante, la sua protagonista è umana, complessa e affascinante. “La città delle ragazze” mi ha stupito molto, all’inizio ero un po’ scettica, la protagonista era veramente immatura ma poi avviene un cambiamento radicale che modifica il corso della storia e della narrazione, tanto da consigliarvelo e promuoverlo a pieni voti. 5/5 ⭐️
Voto: 4.5 Fin dalle prime pagine di questo romanzo della Gilbert, mi sono immaginata di essere seduta su una comoda poltrona al cinema per assistere a un bel film - Titolo: La città delle ragazze – Principale interprete: Vivian Morris. Questa storia di 500 pagine circa scorrono velocemente; è una lunga lettera dove Vivian scrive ad Angela, la figlia di un uomo con cui aveva avuto una storia platonica, per chiarirne il loro rapporto; e ci si immerge piacevolmente tanto da chiedersi se i fatti siano realmente accaduti. Non a caso ho parlato di film, perché mentre leggevo vedevo i luoghi, le persone, le case e tutto quanto descritto con l’immaginazione del momento e del periodo in cui si svolge... tanto è scritto chiaro e con la semplicità dei personaggi da farli sembrare veritieri. Vivian ha novantacinque anni e non ha rimpianti, non si è fatta mancare nulla, N.Y. le ha dato tanto e lei ha vissuto prendendo quello che poteva; una città che l’ha resa felice, una città che l’ha ripagata offrendole ciò che desiderava. E con tante emozioni si entra nella narrazione che l’autrice descrive molto bene e non ci si può fermare, un vulcano che esplode con sentimenti vari e con tanto amore fra le persone. Quello che trovo stupendo quando leggo un libro è il sentirsi partecipi accanto ai vari personaggi, li senti vicini e li esorti ad agire nel modo migliore. Sei con tutti loro, con gioie e dolori, in particolar modo con la protagonista, e soffri o ridi delle loro azioni emozionandoti. Un libro da leggere per sentirti dentro una New York degli anni '40 e oltre, vivendola con tutti i suoi protagonisti.
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