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Anno edizione: 2023
Anno edizione: 2023
Brillantemente strutturato come la traduzione di un'antica epopea, La città della vittoria è una saga di amore, avventura e mito e una testimonianza del potere della narrazione.
«La città della vittoria riesce nell'intento, fin dalle prime pagine, di farci assistere alla battaglia brutale tra l'ineluttabilità del destino e la misteriosa energia poetica del sentire umano.» - Il Giornale
«La città della vittoria è un romanzo dai sentori epici, in cui la tradizione omerica e dei grandi poemi in sanscrito si fondono con la rinascita di una bambina come tante, almeno in apparenza.» - Corinne D'Aloe
«Tu lotterai per assicurarti che nessun'altra donna sia mai più bruciata in questo mondo, e che gli uomini inizino a considerare le donne con occhi nuovi, e vivrai abbastanza a lungo da assistere sia al tuo successo sia al tuo fallimento.»
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Regalatevi l'esperienza di leggere "La città della vittoria" di Salman Rushdie. Bisnaga è una sorta di città ideale. Tutta l'opera di Rushdie è un elogio del libero arbitrio, una grande allegoria, con richiami alle fiabe classiche, un mito di fondazione. La fondatrice e nume tutelare per più di due secoli è Pampa Kampana, modernissima poetessa cieca, artefice di miracoli e profonda estimatrice del potere della parola, dell'arte, della conoscenza. "Quasi al termine della sua intensa esistenza lei afferma:"Ho sempre creduto che una donna potesse mettere radici in se stessa e non definire se stessa in relazione a un uomo, neppure un re." Il suo regno è costellato dall'aspra critica alla gestione opportunistica del potere accompagnata all'enorme fiducia nelle capacità femminili. Queste ultime sono sempre chiamate a contribuire all'evoluzione della storia umana, una storia che dovrebbe sempre insegnarci molto più di quanto siamo disposti ad apprendere. La chiave di tutto è il dialogo perché "le parole sono le uniche vincitrici."
È così che si definisce il buon Rushdie all'esordio di questo ultimo suo: «Un mero tessitore di trame, e che offre questa versione* per il semplice intrattenimento e la possibile edificazione dei lettori di oggi, vecchi e giovani, istruiti e meno istruiti, in cerca di saggezza o divertiti dalla follia, del nord e del sud, seguaci di vari dèi e di nessun dio, di mentalità aperta e di vedute ristrette, uomini e donne rappresentanti di generi al di là e in mezzo a questi due, rampolli della nobiltà e gente comune, brave persone e furfanti, ciarlatani e stranieri, umili saggi e sciocchi egocentrici» Ecco, ce n'è per tutti; ma bisogna entrare subito nei binari della fantasia e non deragliare fino alla fine per apprezzare questa lettura. È *la storia del grandioso Impero Bisnaga, sorto dal nulla come una SimCity pre-digitale, narrata dall'incredibile, sovrannaturale pluricentenaria, poetessa e profetessa Pampa Kampana. Nonostante non ami particolarmente questo genere e provi un certo fastidio per l'insistenza sulle crociate femministe che, mi è parso, cavalchino l'onda femminocentrista e scelleratamente misandrica contemporanea - , fra Eco e Pamuk ci ficco pure lui per l'armonia, la creatività nell'intreccio fra fatti e finzione, per l'esotismo della narrazione e per tutte le altre buone sensazioni che mi ha regalato. All'uopo prendo in prestito le calzanti parole dello stimato Magris: «Un libro movimentato e vivace, scritto da uno che sa narrare, muovere e far parlare i personaggi, tenere rigorosamente le fila di un racconto di grande respiro». Quindi attenti ad adeguare subito la lettura in modalità 'Mille e una notte', e lasciarsi trasportare in questa favola epica - antica e moderna allo stesso tempo - ben imbastita dall'abile Rushdie anche se da lui, in questo momento, avevo voglia di qualcosa di totalmente diverso, per cui il mio giudizio generale si attesta sul 'tiepidino'.
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