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Che dire del grandissimo maestro John Carpenter. Un film che ha fatto epoca, un grande cult, impossibile non averlo a disposizione. Pollice in su 100%
Buon film . La tematica dell'autore del libro cui il film è tratto , ricalca il potere del male sugli oggetti, come in altri suoi film . Consigliato
Liberamente tratto dall’ispirata e prolifica penna di Stephen King, “Christine, la macchina infernale” è un cult del genere dark magistralmente firmato da John Carpenter, abile a consegnarci una cupa storia di ossessione, disagio interiore e alienzazione, in cui, come negli incubi più vividi e irrefrenabili, l’impossibile diventa inquietantemente vero, credibile e persino accettabile. Incentrato su un outsider che vuole uscire dal guscio e frasi apprezzare, comprendere, se non addirittura amare e sul suo rapporto morboso, allucinante e distruttivo con una Plymouth Rossa dal potere mellifluo, malefico e demoniaco, questo chef-d’oeuvre ci conquista e ci incolla alla sedia, tra vendette perfide, ripicche di gelosia, pentimenti incompiuti e omicidi efferati e sconvolgenti. Travolgente nella sua nera drammaticità e decadentemente poetico nel ritmo cadenzato e ben scandito, Christine, pur con evidenti differenze dal romanzo originale di King, è un riuscitissimo quadro in immagine sul rapporto uomo-macchina e sull’ambizione che ha portato in ogni tempo molti giovani a bruciarsi come Icaro, perché non del tutto consci che, proprio come sosteneva C.D. Jackson, “le grandi idee hanno bisogno di ali, ma anche di carrelli di atterraggio”.
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