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Chi ha tradito l'economia italiana? - Nino Galloni - copertina
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Chi ha tradito l'economia italiana?
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Descrizione


Nel saggio introduttivo a questa quinta edizione, l’autore propone di considerare quattro modelli economici corrispondenti ad altrettante tipologie capitalistiche che hanno caratterizzato gli ultimi 70 anni, dagli accordi di Bretton Woods ad oggi: 1) un capitalismo espansivo, manageriale e keynesiano che punta alla massimizzazione del profitto totale (e, quindi, della produzione, dell’occupazione e delle vendite alle condizioni di mercato) dal 1944 al 1979, vale a dire da Bretton Woods al G7 di Tokio; 2) un capitalismo «proprietario» con l’esplosione dei tassi di interesse (voluta, appunto, per restituire centralità ai proprietari) e conseguenza della nuova regolazione delle bilance dei pagamenti, della limitazione alla sovranità degli Stati e alla moneta esogena, della concorrenza tra le banche per il controllo della liquidità, dal 1980 al 1992 quando, nel settembre, crolla il Sistema Monetario Europeo proprio per l’insostenibilità di tale tipo di modello economico; 3) un capitalismo finanziario che ha come obiettivo la redditività dei titoli in borsa e che dura dal 1992 (crollo degli interessi obbligazionari che hanno caratterizzato la fase «proprietaria» precedente) all’inizio del 2001, quando si manifesta la crisi nelle borse stesse, e infine; 4) il capitalismo che l’autore definisce «ultrafinanziario» dove l’obiettivo è la numerosità delle emissioni di titoli (anche tossici), a prescindere dalla loro redditività.
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Dettagli

5
2015
30 giugno 2015
208 p.
9788864731612
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Indice

INDICE

VII Saggio introduttivo alla quinta edizione

XXIII Presentazione della quarta edizione
XXIX Presentazione della terza edizione
XLIII Presentazione della seconda edizione
Premessa - L’evoluzione dell’attuale crisi mondiale

Capitolo 1 - Dal 1947 al 1962
1.1. Le svolte del 1947 e l’impostazione degasperiana – 1.2. Le partecipazioni statali – 1.3. Dall’omicidio di Mattei ai prodromi del centro-sinistra

Capitolo 2 - Gli anni ’60 e ’70
2.1. L’Italia ha un ruolo nello scacchiere internazionale – 2.2. Fiducia negli affari, investimenti elevati e valore dei patrimoni – 2.3. Piccole imprese e strane virtú della lira – 2.4. Un Paese che va troppo bene: bisogna ammazzare qualcuno

Capitolo 3 - Dal «divorzio» tra Tesoro e Banca d’Italia alla messa a regime delle privatizzazioni
3.1. La crisi della sovranità politica e la sterilizzazione dello sviluppo – 3.2. La fine della sovranità monetaria come punizione della politica – 3.3. Restrizioni del bilancio pubblico e svendita delle imprese partecipate – 3.4. La riforma del mercato del lavoro e la negazione delle strategie per l’industria – 3.5. Il ribaltamento del rischio sulla società civile come elemento fondamentale della insostenibilità dell’attuale modello economico – 3.6. Le ripercussioni sulle grandi reti infrastrutturali, la ricerca e l’innovazione applicata – 3.7. La mancata attuazione della Costituzione e la sottrazione della politica all’elettorato

Capitolo 4 - Il nuovo millennio: dopo la fine della globalizzazione, il nulla?
4.1 Verso la netta separazione dei soggetti che esercitano credito ordinario, finanza speculativa e compravendita di obbligazioni a basso rischio – 4.2 . Una regolamentazione internazionale dei costi di produzione – 4.3. Conflitto inter o intragenerazionale? – 4.4. È possibile una necessaria riforma previdenziale? – 4.5. Riforme fiscali, economia sommersa (non osservata), usura – 4.6. Una rivisitazione della politica economica per gestire in modo diverso la cooperazione tra tutte le realtà mediterranee

Conclusione - Come contrastare la catastrofe?

Indice dei grafici e delle tabelle

Appendice alla seconda edizione - È possibile salvare l’euro?
Appendici alla terza edizione
Sei punti per lo sviluppo e la piena occupazione
Interventi urgenti per il rilancio dell’economia
Indice dei nomi e degli argomenti
Bibliografia aggiornata e ampliata

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