Il Che mio fratello

Un biografia speciale e preziosa, scritta dal fratello minore e quindi capace di rivelarci dettagli incredibilmente nitidi e intimi della sua vita privata, ma anche della sua evoluzione da studente (e poi medico) a guerrigliero, e infine della sua ideologia. La prima parte, incentrata specificatamente sulla figura di Ernesto Guevara, è molto più di un'interessante biografia: è una storia commovente e vivida, che non ha nulla da invidiare in termini di emozionalità ad un romanzo di finzione, e anzi, proprio perché è una storia vera, colpisce per la sua straordinarietà. Nella seconda parte, invece, si trattano temi più generali: la prigionia di Juan Martin (autore del libro e fratello del Che), le dittature in Argentina e in altri Paesi, la situazione passata e presente di Cuba, e infine il lascito ideologico del Che. Io non posso che dire grazie a Juan Martin Guevara che, messe da parte le sue remore sullo scrivere un libro sul fratello (con gli altri fratelli c'era un tacito accordo di non parlarne mai pubblicamente) e in generale sullo scrivere un libro potenzialmente pericoloso per lui (in Argentina la figura del Che è tutt'ora controversa e non se ne parla sempre liberamente), ha deciso di lasciarci questa preziosa testimonianza.

Scevro di qualunque carattere o estremismo politico, il libro è il racconto della vita del Che visto attraverso i sentimenti e gli occhi del fratello. Utile per acquisire un nuovo punto di vista su Ernesto, utile a chi -come me- vuole approfondire la figura di un uomo che volente o nolente è un vero e proprio mito contemporaneo.