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Il libro mi è stato regalato ed è stata una piacevolissima scoperta. Ho conosciuto la storia drammatica di questa giovane donna cresciuta in Germania negli anni delle leggi razziali. La follia nazista ha soffocato il talento straordinario di questa artista che è stata perseguitata e poi uccisa, in gravidanza, in un campo di sterminio all'età di 26 anni. Il racconto è reso appassionante anche dall'originalità della scrittura. Frasi brevi e concise che ricordano la lettura di una poesia.
Il libro narra la storia di Charlotte Salomon, una pittrice di origine ebraica che muore nel 1943 ad Auschwitz all'età di 26 anni. La tragedia del nazismo fa da sfondo alla vita sfortunata di questa geniale ragazza. La famiglia della madre di Charlotte è distrutta dai suicidi. Sua madre, sua zia, sua nonna ed altri parenti decidono di darsi la morte. La piccola cresce ignorando tutto questo e lo scoprirà solo all'età di 24 anni. Dal 1933 in poi la sua vita sarà tutto un fuggire ed un nascondersi. I suoi quadri li dipingerà in Francia, dove trova rifugio presso la villa di una ricca signora americana che accoglie profughi come lei. Lì trascorrerà forse i pochi anni felici della sua esistenza, riuscendo anche a sposarsi e ad essere incinta. Ma purtroppo, nel 1943, viene deportata ad Auschwitz dove sia lei che suo marito trovano presto la morte. La sua opera l'ha conservata il medico del villaggio francese dove visse Charlotte. I suoi genitori l'hanno poi conservata a loro volta ed infine donata al museo ebraico di Amsterdam. Foenkinos vince meritatamente il Premio Renaudot 2014 per questo bellissimo e commovente libro. Un'indagine su di una persona in particolare, che si trasforma in racconto ed è scritto sotto forma di poesia. Ed un affresco orribile degli anni di follia nazista. Foenkinos vola alto, scrive benissimo e tocca il cuore dei lettori, pur parlando di un periodo storico che risveglia sentimento di rabbia. Un racconto meraviglioso che commuove nel profondo e fa riflettere.
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