L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
IBS.it, l'altro eCommerce
Cliccando su “Conferma” dichiari che il contenuto da te inserito è conforme alle Condizioni Generali d’Uso del Sito ed alle Linee Guida sui Contenuti Vietati. Puoi rileggere e modificare e successivamente confermare il tuo contenuto. Tra poche ore lo troverai online (in caso contrario verifica la conformità del contenuto alle policy del Sito).
Grazie per la tua recensione!
Tra poche ore la vedrai online (in caso contrario verifica la conformità del testo alle nostre linee guida). Dopo la pubblicazione per te +4 punti
Un romanzo intenso, tragico e bellissimo su quel mondo spaventoso che è il nostro mondo.
«State per leggere un vecchio libro che è riuscito a restare miracolosamente vivo» – Domenico Starnone
Una mattina, in una città mai nominata ma perfettamente riconoscibile, Rosario, un bambino di undici anni, si alza, prepara la colazione alla nonna, si affaccia alla finestra e guarda vivere i suoi vicini. Poi prende la borsa degli allenamenti, si veste da calciatore ed esce di casa per compiere il suo primo omicidio. Pedinando Rosario, spiandone i gesti e i pensieri come in una semisoggettiva, De Silva è riuscito a raccontare, con una lingua ricca, affabulante, ipnotica ma priva di pathos, una storia terribile sull'inconsapevolezza delle proprie scelte, sulla casualità del bene e del male. Un romanzo intenso, tragico e bellissimo su quel mondo spaventoso che è il nostro mondo. Prefazione di Domenico Starnone.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Diego De Silva non si smentisce mai!!!! Unico, un libro unico che fa riflettere anche a distanza di tempo. Consigliatissimo!
Le capacità descrittive di De Silva si svelano in questo racconto ancora meglio che in "Voglio guardare". La città è talmente reale e viva che pare concentrare in se stessa tutte le miserie del mondo. Rosario ci accompagna nel suo mondo, ce lo rende comprensibile, lo spiega con il suo linguaggio schietto e povero da dimenticato undicenne del sud. Ci fa sentire il branco, ci fa sentire i fetori, l'odio, la fatica, la speranza di farcela, la scoperta del sesso, la curiosità, la relatività di ciò cha a noi pare il peggiore dei delitti e che in realtà non è che un lavoro, un passaggio, un dovere.
Recensioni
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
L'articolo è stato aggiunto al carrello
L’articolo è stato aggiunto alla lista dei desideri
Siamo spiacenti si è verificato un errore imprevisto, la preghiamo di riprovare.
Verrai avvisato via email sulle novità di Nome Autore