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Cento città contro il museo Cesare Lombroso. La barbarie della falsa scienza inventa le due italie - Domenico Iannantuoni,Rossana Lodesani,Francesco A. Schiraldi - copertina
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Cento città contro il museo Cesare Lombroso. La barbarie della falsa scienza inventa le due italie - Domenico Iannantuoni,Rossana Lodesani,Francesco A. Schiraldi - copertina
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Descrizione


"A Roma per denunciare le malefatte dei potenti è in uso la locuzione latina Quod non fecerunt barbari fecerunt Barberini, alludendo agli atti vandalici di cui si rese responsabile la celebre famiglia ai danni della città, più degli esiti rovinosi di un'invasione barbarica. Oggi possiamo dire, parafrasando, Quod non fecerunt barbari fecit Cesare Lombroso, alludendo alle scelleratezze di un personaggio che si è voluto addirittura celebrare con un museo. Il Comitato Tecnico Scientifico No Lombroso ha raccolto la sfida di chi, nel terzo millennio, ha voluto riesumare un fallimentare scienziato, i cui demeriti e le cui sciatterie di studioso hanno inciso sul processo di coesione territoriale, agli albori dell'unità nazionale, originando la calamitosa teoria delle Due Italie. "Cento città contro il Museo Cesare Lombroso", nei suoi vivaci passaggi storici e sociali, nel suo intrecciarsi di cronaca e aneddotica fino alla serrata polemica, insieme al richiamo a motivi di ordine etico e giuridico, delinea un percorso che ha condotto ben più di cento amministrazioni comunali ad aderire a una battaglia di civiltà. Lo scopo è tornare a conferire dignità alle centinaia di resti umani esposti insensatamente al pubblico, già razziati da Cesare Lombroso nella sua carriera di scienziato, poi trasferiti senza titolo alcuno al Museo di Antropologia Criminale di Torino."
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Dettagli

3 dicembre 2015
530 p., Brossura
9788866491095

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Angelina Divino
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E' la documentazione di un grande lavoro di squadra tra persone che hanno a cuore la "vera storia" e la "vera cultura",contro l'aberrazione di falsi valori storici e culturali elevati a "scienza". Nello scorrere delle pagine,si percepisce chiaramente la finalità del Comitato No Lombroso: ristabilire la verità storica su un personaggio immeritatamente osannato come "padre della criminologia" e che invece fu soltanto uno squilibrato e un razzista. Il volume dimostra come anche all' epoca, il cosiddetto scienziato fosse contrastato da molti, e si tratta di nomi importanti, che ebbero grandi meriti nella storia dell' Italia. Quest' opera chiarisce molti punti oscuri del personaggio "Lombroso" che i gestori del museo omonimo tentano di tenere celati; ma fino a quando? Io credo fino al momento in cui le persone oneste e coraggiose saranno talmente tante, che alle bugie di chi gestisce il museo si replicherà semplicemente: il re è nudo! (Il riferimento, per chi non lo sapesse, è ad una celebre fiaba).

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