(Slangerup 1634 - Odense 1703) poeta danese. Poeta ufficiale di Cristiano V, fu, nelle stesse poesie d’occasione (Hosianna, o umilissima e devotissima felicitazione, 1671), il più profondo e vigoroso poeta danese del Seicento e una delle voci più significative della letteratura barocca. Le opere della giovinezza sono soprattutto composizioni erotiche e pastorali (Chrysillis, 1669), in cui sono riconoscibili i modelli di H. d’Urfé. All’Astrée e alle Canzoni dell’Astrée, raccolte dal traduttore danese di d’Urfé, S. Terkelsen (1648-54), si ricollegano le prime opere di poesia sacra di K., e in special modo la prima parte dei Corali spirituali (1674), dove la tematica religiosa è ancora dominata da un vivo senso della natura. La seconda parte dei Corali (1681) rivela un’intonazione pessimistica, di rinuncia ai beni terreni. L’ultima produzione di K. (e in particolare la raccolta Libro dei salmi della commissione, 1699) presenta una costante opposizione fra squarci di serenità e una cupa angoscia.