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Anno edizione: 2020
Anno edizione: 2020
Cinque personaggi, consapevoli della propria insignificanza nel più ampio quadro dell’umanità, e tuttavia pronti a combattere perché l’umanità abbia un senso, cinque vite coraggiose che riflettono le luci e le ombre di un’intera società.
«In parte thriller, in parte storia d’amore, come tutti i grandi libri Un castello di carte prescinde dai generi» - The Observer
Londra, città ricca e contraddittoria capace di accogliere ma anche di rifiutare. In una fredda notte invernale viene gettato in uno stagno il corpo di una giovane donna che è lentamente inghiottito dall'acqua sotto lo sguardo di un misterioso uomo. Le vite di cinque persone, in apparenza molto distanti, finiranno tutte per incrociarsi intorno a questo evento: Job, tassista senza licenza la cui moglie in Zimbabwe non risponde più alle sue lettere; Ian, insegnante idealista proveniente dal Sudafrica; Katie, giornalista newyorkese appena trasferitasi a Londra e reduce da una delusione amorosa; Anna, quindicenne ucraina coinvolta in un giro di sfruttamento della prostituzione; Polly, avvocato attivista nella difesa dei diritti umani e mamma part-time. Cinque vite coraggiose che riflettono le luci e le ombre di un'intera società.Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Se uno pensa che si tratti di un libro giallo è in errore. In realtà il libro racconta la storia di cinque persone molto diverse tra loro, ma che entrano a contatto l'uno con l'altro nell'arco del racconto. L'argomento che le accomuna è l'immigrazione. Una è un'avvocato che si occupa dei richiedenti asilo, una è una ragazza americana che è arrivata a Londra per scappare da una delusione d'amore, uno è un ragazzo dello Zimbabwe che è fuggito dal suo paese pensando di trovare a Londra fortuna, una è una ragazza ucraina che parte per Londra con grandi aspettative e finisce in un incubo, uno è un ragazzo sudafricano che arriva a Londra per conoscere suo padre e per fare l'insegnante. All'inizio non si capisce molto. Ci vogliono una ottantina di pagine per entrare in sintonia con la storia. L'argomento è di attualità ed è interessante, ma è sviluppato forse superficialmente. Magari un paio di personaggi in meno avrebbero aiutato la storia. Detto questo Amanda Craig scrive bene ed è un buon libro, ma non è un giallo.
La storia non rivela nulla che non sia già noto. Il vanto di Londra, mito della metropoli delle possibilità, contenitore di un intero universo multietnico, ha lo stesso valore delle immagini dei reali stampate sulle mug per i turisti. La Craig ci fa guardare oltre quella facciata che non riesce più a nascondere l’indifferenza, il fallimento della politica dell’accoglienza, di una vera integrazione. Svanito il sogno dei padri che per primi hanno inseguito la speranza di diritti garantiti, di un futuro dignitoso, si è creato il terreno per un tipo di intolleranza che ha assunto i contorni di una guerra tra poveri, tra le minoranze stesse. Nel recinto della loro emarginazione si alimenta una catena di odio e discriminazione tra i figli, da bianco a nero, da nero a più nero, a quello ancora più nero di lui. La forza del romanzo sta nei cinque personaggi principali. Ognuno con le proprie storie geograficamente e culturalmente lontane tra loro. Cinque destini che si avvicinano nelle strade di questa Londra, fino a sfiorarsi nel caos e quindi a intrecciarsi per non slegarsi mai più. E’ un “mai più” relativo; è la traccia indelebile che l’incontro lascia in ciascuno di essi. In questa metropoli che li accoglie ma li esclude, ciascuno arranca, porta avanti la propria lotta per la libertà (qualunque cosa rappresenti la libertà per loro), per difendere la propria dignità offesa, per resistere alle tante facce dell’oblio. Sono loro, uomini e donne messi ai margini dal sistema, o non completamente conformi ad esso, gli unici capaci di guardarsi e riconoscersi, di fare appello al bisogno di restare umani, a un semplice ma sacrosanto senso di fratellanza che li lega come in cordata fino al ritorno al campo base. E’ una Londra abbastanza attuale ma che risale a 12 anni fa, quella del libro (pubblicato solo adesso in Italia); pre Brexit, pre Obama, pre Trump, pre tanti eventi internazionali che pesano un po’ troppo, come il thriller e la storia d'amore un po' raffazzonati.
Romanzo interessante,anche se un po' moraleggiante e dal tono un po' piatto,sulla vita degli immigrati a Londra.Bella la descrizione della città e dei suoi quartieri.
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