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Un'incantevole storia d'amore ambientata in una realtà fantastica, meravigliosamente narrata, su cosa significhi accorgersi che, a volte, si può scegliere la vita che si vuole. E, se si è abbastanza fortunati, magari quella vita ci sceglie a sua volta.
«Un fantasy intelligente e genuino. Attenzione: può riempire il cuore» – The Washington Post
«L'ho adorato. È come farsi avvolgere in una grande coperta arcobaleno. Semplicemente perfetto» – V.E. Schwab
«Rinnoverà la vostra fiducia nell'umanità» – Terry Brooks
L'odio fa molto rumore, ma ti accorgerai che è solo perché le persone che gridano sono poche e vogliono disperatamente farsi sentire.
Linus Baker è un assistente sociale impiegato al Dipartimento della Magia Minorile. Il compito che esegue con scrupolosa professionalità è assicurarsi che i bambini dotati di poteri magici, cresciuti in appositi istituti in modo da proteggere quelli "normali", siano ben accuditi. La vita di Linus è decisamente tranquilla, per non dire monotona: vive in una casetta solitaria in compagnia di una gatta schiva e dei suoi amati dischi in vinile. Tutto cambia quando, inaspettatamente, viene convocato nell'ufficio della Suprema Dirigenza. È stato scelto per un compito inconsueto e top secret: dovrà recarsi su un'isola remota, Marsyas, e stabilire se l'orfanotrofio diretto da un certo Arthur Parnassus abbia i requisiti per rimanere aperto. Appena mette piede sull'isola, Linus si rende conto che i sei bambini ospitati nella struttura sono molto diversi da tutti quelli di cui ha dovuto occuparsi in passato. Il più enigmatico tra gli abitanti di Marsyas è però Arthur Parnassus, che dietro ai modi affabili nasconde un terribile segreto.
COME COMINCIA
«Oh, mannaggia» esclamò Linus Baker, asciugandosi il sudore dalla fronte. «Questo sì che è insolito.»
L'eufemismo del secolo. Ciò che Linus osservava con crescente meraviglia era una ragazzina di undici anni di nome Daisy, impegnata a far levitare dei cubetti di legno. Questi ultimi ruotavano lentamente, formando cerchi concentrici nell'aria. Con la punta della lingua incastrata tra i denti e le sopracciglia aggrottate, Daisy era il ritratto della concentrazione. Lo spettacolo durò per un minuto abbondante prima che i cubetti cominciassero la loro lenta discesa verso il pavimento. La capacità di controllo della piccola era fenomenale.
«Molto bene» bofonchiò Linus, scribacchiando furiosamente sul taccuino.
Recensioni pubblicate senza verifica sull'acquisto del prodotto.
Un libro che si fa apprezzare anche da chi non è perfettamente in target. Dovrebbe essere inserito nelle scuole per la molteplicità dei temi trattati, molto attuali e mai trattati in maniera banale
Non smetterò di consigliare e rileggere questo libro che è una coccola per l'anima
"La casa sul mare celeste" è un romanzo fantasy di TJ Klune, in cui protagonista, Linus Baker, un assistente sociale, lavora ormai da tanti anni con obiettività e scrupolosità per il DIMAM (Dipartimento della Magia Minorile). Grazie a queste sue caratteristiche, viene scelto per una missione di gran rilevanza, che la Suprema Dirigenza classifica come livello di segretezza quattro. La missione consiste nell'ispezione dell'orfanotrofio dell'isola di Marsyas, dove sono ospitati sei bambini dotati di specifiche abilità, sotto la supervisione del direttore Arthur Parnassus. Dotato di un fascicolo informativo contenente poche ed essenziali informazioni e con la gatta Calliope al seguito, Linus giunge sull'isola che cambierà il suo modo di vedere e di relazionarsi con gli altri. Nonostante non sia una lettrice abituale del genere fantasy, mi sono approcciata a questo libro con curiosità e senza pregiudizi. È stata una lettura gradevole, che a tratti mi ha ricordato "1984" di George Orwell. Ricco di dialoghi e personaggi magici, "La casa sul mare celeste" è un continuo alternarsi di riflessioni e momenti ironici e divertenti. Questi elementi risultano ben mescolati per affrontare tematiche importanti, quali la diversità come sinonimo di unicità, l'importanza di un'infanzia serena, il ruolo degli adulti come educatori e la necessità di lottare per far valere i propri diritti. Per quanto sia un romanzo indirizzato ad un pubblico giovane, ritengo che sia adatto anche ai lettori adulti per rispolverare l'importanza di valori che nella società odierna vengono erroneamente accantonati. "L'odio fa molto rumore, ma ti accorgerai che è solo perché le persone che gridano sono poche e vogliono disperatamente farsi sentire. Magari non riuscirai a fargli cambiare idea, ma se tieni a mente che non sei solo, vincerai tu".
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