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Carteggio Leopardi-Colletta. Con tre lettere inedite di Giacomo Leopardi
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2003
1 gennaio 2003
112 p., ill.
9788871667102

La recensione di IBS

Questa edizione del Carteggio Leopardi-Colletta comprende venti lettere, nove di Giacomo Leopardi (di cui tre fino ad oggi inedite) e undici di Pietro Colletta.Gli autografi di Leopardi, provenienti in origine dalle carte di Gino Capponi, sono conservati a Roma nell'archivio privato di Raffaele Garofalo, mentre le lettere del generale napoletano sono custodite nell'archivio di casa Leopardi a Recanati, tranne l'ultima che si trova presso la Biblioteca Nazionale di Napoli.
I testi sono tutti autografi, tranne tre lettere di Leopardi di mano della sorella Paolina, perché in quel momento il poeta malato non era in grado di scrivere - ma la firma e l'indirizzo sono di Giacomo - e due missive di Colletta che sono apografi di Pierfrancesco Leopardi. Arricchito di tre importanti inediti leopardiani e nuovamente trascritto e commentato, questo carteggio costituisce una delle testimonianze più significative del periodo 1828-1831, trascorso dal poeta fra Recanati e Firenze. In queste lettere si documenta infatti il rapporto di amicizia di Leopardi con Pietro Colletta che rese possibile il secondo soggiorno del poeta a Firenze con il sostegno finanziario degli «Amici di Toscana» e condusse in prima persona le trattative per la prima edizione dei Canti. Questa edizione critica e commentata è arricchita dalle riproduzioni fotografiche degli autografi leopardiani e di un ritratto inedito del poeta.

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Conosci l'autore

Giacomo Leopardi

1798, Recanati

Primogenito del conte Monaldo e di Adelaide dei marchesi Antici, crebbe in un ambiente politicamente e culturalmente retrivo, del cui conformismo non tardò a soffrire. Ricevette la sua prima educazione dal padre (il quale coltivava interessi letterari ed eruditi) e da precettori ecclesiastici, ma presto continuò gli studi per conto proprio nella ricca biblioteca paterna, perfezionandosi nella conoscenza del latino e imparando da solo il greco, l’ebraico e alcune lingue moderne. Risalgono a questo periodo (1808-16 ca) le sue versioni di Esiodo, degli Idilli di Mosco, del primo libro dell’Odissea, della Batracomiomachia, e la composizione di rime bernesche, di due tragedie, di poemetti biblici, di dissertazioni filosofiche, di opere erudite come la Storia dell’astronomia...

Pietro Colletta

(Napoli 1775 - Firenze 1831) uomo politico e storico italiano. Avviatosi alla carriera militare sotto i Borbone, simpatizzò per la Repubblica napoletana del 1799, alla caduta della quale fu messo in disparte; in età napoleonica ricoprì alte cariche militari e fu aiutante di campo del re G. Murat. Nel 1820, sotto il governo costituzionale, ebbe importanti funzioni nell’esercito, ma dopo la restaurazione fu esiliato in Moravia. Nel 1823 rientrò in Italia stabilendosi a Firenze, dove conobbe Tommaseo, Capponi, Leopardi, Giordani e collaborò all’«Antologia». La sua opera più nota è la Storia del reame di Napoli (pubblicata postuma, nel 1834, da G. Capponi), che narra le vicende del regno delle due Sicilie dal 1734 al 1825. La larga fortuna degli scritti storici di C. è dovuta alla loro tematica...

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